Mondo Domani – Parte 19 di 28 – 2016 (continua)

21 Luglio 2016. Di queste cose non si deve parlare. Così a casa nostra. L’Aula del Senato, a voto segreto, non autorizza l’autorità giudiziaria a poter utilizzare le telefonate tra Silvio Berlusconi, parlamentare all’epoca dei fatti, e le cosiddette “olgettine”. Il Senato ha votato contro la relazione della Giunta per le Autorizzazioni con 120 voti a favore, 130 contrari e 8 astenuti. La decisione è stata accolta da grida di dissenso da una parte dell’emiciclo. In particolare dopo le proteste da parte del M5s, il presidente Pietro Grasso ha sospeso la seduta. Durissimo scambio di accuse tra il Pd e il M5s, che si accusano a vicenda di aver voluto salvare con il voto segreto il leader FI.

23 Luglio 2016. La Commissione Ue ha avviato una nuova procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per i ritardi nella lotta al batterio che colpisce gli ulivi. L’esecutivo europeo, che lunedì aveva anticipato l’iniziativa, ha inviato a Roma una lettera di messa in mora: 60 giorni di tempo per adempiere a quanto richiesto, in caso contrario bisognerà spiegare i motivi dell’inadempienza. Due le decisioni UE, la prima nel 2015 e quest’anno la seconda, con misure attenuate; nessuna ancora è stata attuata e dopo l’infrazione per la prima, ora l’Europa emette quella per la seconda. 

Altro argomento: il benessere dei bambini. Nella graduatoria relativa l’Italia si pone all’ottavo posto: meglio degli USA, ma ultima tra i Paesi europei del G20, dopo Germania, Francia e Regno Unito. L’Italia è dunque ottava, come due anni fa, nella classifica dei Paesi del G20 per livello di benessere dei bambini, secondo quanto si legge nel rapporto “Economic Playgrounds 2016” di Save the Children. L’organizzazione chiede ai leader del mondo, alla vigilia del G20 delle finanze in Cina, impegni concreti per i minori. La Germania si conferma prima, seguono Francia e Giappone, Regno Unito sesto, India ultima, preceduta da Sud Africa e Brasile. 

26 Luglio 2016. Il Cda della Rai ha discusso sulla trasparenza, dopo la pubblicazione online degli stipendi sopra i 200 e 300 mila Euro di dirigenti e giornalisti. Sono 94 i dipendenti che superano il tetto altrove imposto ai manager pubblici, di 240 mila Euro. Per il dg e il presidente si tratta comunque di stipendi sotto la media del mercato per le posizioni apicali.

Alla faccia di chi fa i miracoli per vivere con meno di 500 Euro al mese!

31 Luglio 2016. Aziende italiane, le più tassate in UE. Al netto dei contributi previdenziali le imprese italiane pagano 98 miliardi di tasse all’anno. Tra i principali Paesi UE solo le aziende tedesche e quelle francesi versano in termini assoluti rispettivamente 131 e 103,6 miliardi di Euro, ma la Germania conta una popolazione di 80 milioni, la Francia 66 e l’Italia 60. Lo afferma la Cgia di Mestre secondo la quale l’Italia si piazza al primo posto (14%); sul secondo gradino del podio si posiziona l’Olanda (13,1%) e sul terzo il Belgio (12,2%)-

Ma dove vanno a finire tutti quei soldi, persistendo la marea di problemi sociali in cui affoghiamo?

6 Agosto 2016. In Italia negli ultimi 50 anni sono stati cementificati più di duemila chilometri di costa. Si tratta di un fattore di pressione sui nostri mari, insieme al sovrasfruttamento della pesca o alle attività di estrazione di idrocarburi. Dal Dossier WWF L’ultima spiaggia: è urgente “contenere” i fattori di pressione: cementificazione, impianti di acquacoltura, sviluppo turistico, trasporto via mare e piattaforme offshore.

16 Settembre 2016. Da Confindustria: “Italia ferma da 15 anni” – “Profilo piatto” dell’economia con stime di crescita limitate al ribasso: il Pil a +0,7 nel 2016 e +0,5 nel 2017. Così Confindustria, sottolineando che l’Italia è ferma da 15 anni. Altri sono cresciuti, dal 2000 al 2015: Spagna +23%, Francia e Germania +18%. Il nostro Paese -0,5%. Quasi tre milioni i disoccupati nel secondo trimestre 2016, ai quali bisogna sommare i 2,7 milioni part-time involontari.

18 Settembre 2016. Crolla la fiducia delle famiglie sulla situazione economica nazionale. Le famiglie che prevedono un miglioramento nei prossimi 12 mesi (da una ricerca di Cgil-Tecnè) scendono del 20% rispetto a gennaio: dal 46% al 26%. Salgono quelle che temono un peggioramento: ad agosto il 33% rispetto al 21% di gennaio e al 26% di agosto 2015. Per la prima volta i pessimisti superano gli ottimisti. Deciso calo di fiducia anche tra le imprese. 

Gli stipendi nella Pubblica Amministrazione variano sia per grado sia per amministrazione. Al livello più alto, gli stipendi dei dirigenti di prima fascia delle agenzie fiscali con 220 mila Euro annui, seguiti dai colleghi di enti pubblici non economici, come Inps o Inail (217 mila) e dei ministeri (178 mila). Sono dati provenienti da un aggiornamento Aran. Tra i meno pagati i presidi (63 mila). I “semplici” dipendenti sui 30-40 mila Euro, con il Personale ATA della Scuola in coda (22 mila). Lo stipendio più alto è quindi dieci volte quello più basso. Chissà, si tratterà mai di una originalissima sorta di mutazione fisiologica? Forse che i magnati degli stipendi d’oro non hanno solo una bocca sul viso, ma ne tengono dieci?

21 Settembre 2016. L’Italia è il Paese europeo dove gli adolescenti fumano di più. Lo rivela una ricerca condotta nelle Scuole di 35 Paesi (24 sono Stati della UE) tra studenti di 15-16 anni. Se meno di un quarto nella media del campione generale (21%) può essere considerato fumatore, “L’Italia spicca per il 37% di fumatori”. L’indagine riguarda il consumo di sigarette, alcool, droghe e altro ed è stata diffusa dal Centro europeo per il monitoraggio della dipendenza dalle droghe.

Ce n’è abbastanza per fermarsi seriamente a riflettere. Le componenti negative di tale constatazione affiorano almeno sotto due aspetti. Il primo, innegabilmente, riguarda la salute dei giovani e una più probabile candidatura a contrarre il cancro ai polmoni. La seconda è meno trasparente se si vuole, ma riconduce a un bisogno di fuga da una realtà che fa paura, qualcosa come un meccanismo di difesa contro una serie di parametri esistenziali che non si possono accettare senza dolore, indice sicuro di malessere e di profondo disagio.

Ma che fa!? È questo soltanto uno dei tanti bubboni che affliggono la nostra società, ma la classe politica che fa? Ha altro cui rivolgere la propria attenzione, ai problemi ci penseranno dopo oppure saranno altri a occuparsene. Ora, come sempre, ci sono gli affari di casta da curare; c’è, ancora, l’interminabile Legge elettorale, l’argomento chiave capace di distogliere le preoccupazioni da altri aspetti del nostro vivere quotidiano, ben più pesanti e determinanti per tutti. Quando c’è troppo da fare, quando il da farsi richiede l’impiego di energie e di capacità che non si possiedono o che non si vogliono mettere in campo, ecco allora che si convergono le attenzioni su un problema che, a confronto della massa di problemi che ci sovrasta, si rivela in tutta la sua fatuità. 

È così dunque che si muove in testa alla nobile schiera il M5s con una mozione che vorrebbe dare un colpo di spugna sull’Italicum, sì, perché, dicono, è una legge antidemocratica e incostituzionale. Meglio un sistema proporzionale senza premi di maggioranza. Perché no? – replica Renzi, ma è consigliabile attendere di sapere che cosa ne pensano Berlusconi e Salvini, restando comunque sovrano il Parlamento sulle decisioni da adottare in merito ai tempi e ai modi. Prendono quindi voce i gruppi parlamentari di Area Popolare al Pd, con il favore espresso per una mozione comune di maggioranza. Intanto il vicepresidente Pd, Guerini, precisa che alla Camera “non c’è una riunione di maggioranza, ma sono in corso degli incontri per arrivare a una gestione condivisa del dibattito in Aula”. A RAINews24 Parisi sostiene la necessità nel centrodestra di rinnovare la “classe dirigente che si deve misurare anche con i risultati elettorali”. Poi si parla di accordo tra Salvini e Berlusconi, ancora in bilico su una corda tesa di se e di ma. Già, Berlusconi, se non che per lui sorge un altro inghippo: è il sostituto procuratore generale Simona di Monte a richiedere la conferma della responsabilità, insieme alla dichiarazione di prescrizione, nei confronti dell’ex cavaliere e dell’ex direttore de L’Avanti, Lavitola, a processo di appello per la presunta compravendita di senatori che avrebbe determinato la caduta del Governo Prodi, rammentando che Berlusconi e Lavitola furono condannati in primo grado a tre anni per corruzione. 

Non si può mettere in dubbio che questi argomenti, da soli, siano sufficienti a galvanizzare l’intera compagine politica e gran parte della popolazione italiana che ad avvenimenti di tal fatta presta orecchio con curiosità e rinnovato interesse. Tuttavia pare incomprensibile come tanta intelligenza e tante competenze si siano potute dirottare su tematiche esclusivamente inerenti alla conquista/conservazione del posto nella sfera dei privilegi riservati alla classe politica, ignorando volutamente le battaglie che la gente comune affronta senza soluzione di continuità per la sopravvivenza quotidiana e per la sicurezza. È, e si ripete in assoluto, la solita tela di Penelope, senza fine e senza costrutto. Eppure quella gran parte della gente che con stupefacente interesse si sofferma a contemplare una classe politica che non sa affrontare e provarsi a risolvere i problemi più gravosi, dimostra di avallare l’andamento cosiddetto politico quale oggi si presenta, è quella gente che i mezzi di informazione di massa hanno ben saputo “educare” in direzione di certe valutazioni da esprimere e di certi interessi da coltivare, nell’intenzione più o meno palesata di distrarre dal guardare in volto una più vera realtà nascondendone i risvolti drammatici. 

In un certo senso sono convinto anch’io che si debba rinnovare la classe dirigente: non certo rimestando a fondo nel calderone dell’inerzia, ma con l’adozione di una politica che arrivi a fondare la propria credibilità su una rosa di Valori di profondo e genuino riconoscimento umano, scevra soprattutto da ambizioni di potere e da promesse di alte retribuzioni. Abbiamo bisogno di una classe politica che veramente lavori per il bene della società e faccia questo per un saldo senso di dovere e di giustizia, soddisfatta di una remunerazione che non sia offensiva né lesiva delle possibilità di vita dei ceti meno abbienti, ma si limiti al bisogno di mantenere un tenore esistenziale decoroso nel rispetto dei confronti che potrebbero essere sollevati da chi ha di meno.

5 Ottobre 2016. La tela di Penelope allunga le sue frange e temporeggia senza una conclusione concreta. Il vicesegretario del Pd, Guerini, ha dichiarato a un’intervista al Messaggero: “Discuteremo lunedì [oggi è mercoledì, quindi fra sei giorni] in direzione e affideremo a una delegazione il compito di trattare con gli altri partiti sulla legge elettorale”. Guerini si dice convinto che con la minoranza Pd si troverà un’intesa sul percorso di modifica della legge elettorale.

7 Ottobre 2016. Sono 107.529 i connazionali espatriati nel 2015. Rispetto al 2014 a iscriversi all’Anagrafe degli Italiani residenti all’estero (Aire) sono state 6.232 persone in più, il 6,2% (dal Rapporto “Italiani nel mondo 2016” della Fondazione Migrantes della Cei. Sono soprattutto giovani 18/34 anni (39.410 = 36.7%), poi i minori di 18 anni (20,7%). La prima scelta va alla Germania (16.588), poi Regno Unito, Svizzera e Francia.

Qui s’impone una pausa temporale a motivo del mio incidente in bicicletta occorsomi il 12 ottobre 2016

8 Novembre 2016. Si apre a Marrakech, in Marocco, la conferenza annuale dell’Onu sul clima (Cop 22), la prima dopo l’accordo di Parigi, che mira a contenere l’aumento della temperatura globale al di sotto dei 2°. L’accordo di Parigi è stato firmato da 192 Paesi e ratificato da un centinaio. A Marrakech i negoziatori dovranno stabilire il processo per renderlo operativo e trasformarlo in provvedimenti legislativi per ridurre le emissioni di gas serra, incrementare l’efficienza energetica e le energie rinnovabili.  

12 Novembre 2016. Con gli emendamenti, tale quale la tela di Penelope, proprio non si finisce mai. Roma, ore 4,24: pioggia di emendamenti per modificare la Legge di Bilancio; in Commissione alla Camera ne sono stati presentati 4.962.

17 Novembre 2016. La condizione dei minori in Italia è sempre più disagiata: uno su tre è a rischio povertà, 4 su 10 soffrono il freddo per mancanza di riscaldamento. Lo annuncia l’Atlante dell’Infanzia di Save the Children presentato a ridosso della Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza che si celebra il 20 novembre. Una delle Mappe dell’Atlante, inoltre, evidenzia che 5,5 milioni di bambini e ragazzi sotto i 15 anni vivono in aree ad alta e media pericolosità sismica. 

21 Novembre 2016. A proposito di prevenzione. Dove sta di casa la prevenzione? Non è più una novità, purtroppo: gli eventi estremi hanno provocato in Italia danni alla produzione agricola nazionale, alle strutture e alle infrastrutture per un totale pari a più di 14 miliardi di Euro nel corso di un decennio. È quanto riferisce Coldiretti in merito all’ultima ondata di maltempo che ha provocato frane e allagamenti dal nord al sud del Paese, nelle città e nelle campagne dove si contano i danni. Poi si declama a buona ragione che con molto minore dispendio di risorse finanziarie si sarebbero potuti prevenire quei dissesti ed evitare enormi sofferenze, ma le cose continuano ad andare avanti così e forse chi se ne dovrebbe occupare crede di non aver tempo da perdere in cabale. Infatti c’è il problema “manovra” da portare a buon fine, ma la strada si fa sempre più irta di ostacoli. Le sembianze sono quelle di una maratona sugli emendamenti. È sospeso, in commissione Bilancio alla Camera, l’esame degli emendamenti alla manovra. Al momento sono state approvate poche modifiche e numerosi emendamenti sono stati accantonati; a cominciare da quelli di Airbnb (la piattaforma telematica che permette di trovare una camera a prezzi relativamente contenuti) e su Web tax. È un ulteriore stiracchiare della tela di Penelope. Ne vedremo un magico prolungamento con gli esiti del referendum: se prevarrà il NO saranno polemiche a non finire su chi sta da quella parte o dall’altra; se uscirà il SI’ allora si scatenerà una bagarre senza fine per far passare o meno le riforme costituzionali da adottare.  

Per quanto riguarda l’occupazione, tanto per cambiare discorso, ne sentiamo delle belle. Si dice che la disoccupazione giovanile è andata aumentando, ma non si vuole ammettere che una gran parte dei giovani senza lavoro se ne sta magnificamente bene così, senza crucci né responsabilità. In Italia abbiamo sempre meno lavoratori-studenti. Molti giovani reputano che studiare e allo stesso tempo lavorare sia cosa da rifuggire. Nel 2015 gli studenti con un’occupazione erano appena 75.000, il 2% del totale di chi è impegnato in percorsi formativi tra i 15 e i 24 anni, come viene rilevato dalle tabelle aggiornate dell’Istat. Si tratta del livello più basso da quando sono partite le serie storiche dell’Istituto se si pensa che – in dieci anni – il numero di chi riesce a portare avanti le due cose allo stesso tempo si è dimezzato (-51% sul 2005, -60% sul 2008). Sale molto il numero degli inattivi totali: 3 milioni e 476 mila.

Immagine di Copertina tratta da WWF Italia.

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