Regno celeste, Impero terreno vol. 3 La ricerca di un Dio introvabile e il destino della Chiesa cattolica
–di Felice Laudadio – Pubblicato il 24-05-2021
Regno celeste, Impero terreno vol. 2 La spada all’ombra della croce
–di Felice Laudadio – Pubblicato il 20-04-2021
Regno celeste, Impero terreno vol. 1 Il vero volto del Dio d’Israele
–di Felice Laudadio – Pubblicato il 16-03-2021
La Grande Guerra – Zona Carnia, Cukla Rombòn, Monte Nero
–di Felice Laudadio – Pubblicato il 16-03-2021


Riconoscimenti ed Apprezzamenti
Notizie sull’autore dello stralcio di lettera sotto riportato: Il Prof. Cupo Pagano Mariano, nato e residente a Roma, laureato in Ingegneria Civile presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, nel 1983 è Titolare dell’Insegnamento di “Tecnica dei lavori stradali, ferroviari ed aeroportuali” presso la Facoltà di Ingegneria. Per tredici anni ha anche svolto l’insegnamento di “Materiali da costruzione” presso la Scuola Assistenti Edili e Stradali dell’Università Romana Ingegneri e Architetti. È stato docente Titolare del Corso di “Meccanica delle terre e macchine di cantiere” nell’ambito del IV, V, VI Corso Biennale Superiore Tecnico del Genio, su incarico dello Stato Maggiore dell’Esercito. Ha collaborato con il CNR e ha svolto una costante attività scientifica, teorica e sperimentale secondo una serie di filoni di ricerca e di studio. È stato Relatore di oltre 100 Tesi di Laurea.
“Carissimo Mario, … Devo confessarti che sono stato preso molto dalla lettura del tuo libro, sin dalle prime pagine (non l’ho ancora terminato, specialmente perché, per mia ignoranza della storia, mi si è aperto un orizzonte sconosciuto che intendo assaporare nei minimi dettagli). Ero convinto che la Grande Guerra fosse stata combattuta essenzialmente sulle Alpi, contro l’Austria, nel Trentino, dove negli svariati decenni trascorsi, durante le ferie estive, ho percorso i sentieri e visitato quasi tutte le trincee e le cime delle Dolomiti, in cui si sono immolati tanti nostri soldati (Lagazuoi, Marmolada, Cima Bocche e Cima Uomo sopra il Passo San Pellegrino, la catena del Lagorai col famoso Cauriol, il Gruppo del Sella, etc.). Mi complimento per la tua accuratezza bibliografica, che fa di te uno scrittore di approfondita e appassionata ricerca della storia, spiegata con ricchezza di particolari topografici, tali da consentire al lettore la visione completa della successione degli avvenimenti, come in una documentazione filmata. Sono veramente lieto di averti conosciuto e apprezzato per tutta la tua attività di scrittore e di uomo impegnato nella società… Mariano”
—Comunicazione del 12 dicembre 2014, inviata dal Prof. Mariano Cupo Pagano (Collega Ufficiale XXIII Corso AUC 1959) di Roma, pervenuta il 23 dicembre 2014
La gran mole documentaria, il meraviglioso amaro lirismo delle tue riflessioni mi hanno emozionato sin quasi a sentirmi parte degli attori. Grazie.
—Da Alfredo Tundo (Collega Ufficiale XXIII Corso AUC 1959)
Ricevo e desidero segnalare agli interessati due libri di Mario Bruno, editi da IBN Istituto Bibliografico Napoleone, Roma (disponibili on line su http://www.ibneditore.it).
La Grande Guerra. Zona Carnia – Čukla Rombon – Monte Nero
Alla distanza di un secolo anche la memoria di quella che fu l’inutile strage si perde in una impietosa evanescenza. Rispolverare quanto accadde, con occhio critico e orientato verso contesti storici vagamente conosciuti quando non del tutto ignorati, penetrare episodi di microstoria e fare luce su personaggi di spicco e sui loro vissuti in guerra nei momenti più drammatici, tentare un approccio che per certi versi si avvale di spinte empatiche, sono tutti atteggiamenti che aiutano a decifrare significati, a comprendere il corso degli eventi nei loro più reconditi dettagli, per disporre la mente a una cognizione più ampia di ciò che fu la Grande Guerra. Il libro ripercorre e sviluppa situazioni descritte talvolta in termini non del tutto aderenti alla realtà storica e ai motivi che la sorreggono, rendendo giustizia ai Combattenti che sacrificarono fino all’ultimo, in terra di Carnia e di Slovenia, le loro energie e i loro entusiasmi più fiorenti.
Il volume tratta, nella prima parte, di un fatto verificatosi sul fronte carnico nel 1915, una infiltrazione delle falangi austriache, di cui si incolpò un sottotenente di prima nomina. Lo svolgersi degli avvenimenti viene seguito con occhio di indagine sino alla rivelazione della verità storica; vi sono implicati l’invasione nemica in terra italiana, la morte del Cap. Mario Musso (batt. Saluzzo, 2° regg. Alpini) Medaglia Oro al V.M., le responsabilità dei comandanti e l’onore di un giovane ufficiale degli Alpini.
L’indagine prosegue con i fatti di guerra del Monte Nero e con la disfatta di Caporetto, contemplando gli atti del conflitto armato per la conquista del Cukla-Rombon in Slovenia e del ripiegamento per la Stretta di Saga.
La Grande Guerra. Dai Balcani a Vittorio Veneto
La prima Sezione del libro, “Non solo Isonzo”, ha per oggetto il Fronte macedone; l’analisi storiografica si porta su campi di battaglia poco conosciuti, come fu quello balcanico con la 35a divisione del gen. Petitti di Roreto contro le falangi austro-tedesco-bulgare; emergono situazioni e vicende belliche di tutta originalità e di sicuro impatto strategico nell’anno 1917.
La seconda parte, “L’ultimo atto del grande Conflitto”, ripercorre le azioni di guerra vissute dalle nostre Truppe combattenti nel dopo-Caporetto, nella resistenza opposta agli austro-tedeschi sull’Altopiano di Asiago, nello sfondamento oltre il Piave sino a Vittorio Veneto, come coronamento alle analisi sviluppate nella parte precedente del lavoro.
La Prima Guerra Mondiale è conosciuta quasi ovunque per le imprese e i feroci scontri a fuoco avveratisi sul Fronte isontino nel corso di ben dodici devastanti battaglie.
Ciò che si dice in questo libro vuole essere la testimonianza di situazioni, fatti e personaggi colti nel loro divenire in lidi più lontani, al di là dell’Adriatico, nel 1917 in terra di Macedonia, dove non sono molti coloro che sospettano essere divampato un conflitto di notevoli dimensioni e di puro protagonismo nello scacchiere di lotta per tutte le fasi del Conflitto. Qui i fatti d’arme sono intercalati a una disposizione colloquiale del testo, alla presenza di due personaggi che entrano in scena, coinvolti come sono in ciò che di tremendo accade intorno a loro.
–Marco Mantini (Gorizia, 1966) collabora con diversi enti e associazioni italiane e slovene nell’ambito della ricerca storica e del recupero della memoria materiale del Primo conflitto mondiale sul fronte isontino. Nel campo editoriale partecipa con diversi autori alla realizzazione di guide storico-escursionistiche e saggi storici. Per l’editore Gaspari ha pubblicato: Da Tolmino a Caporetto. I percorsi della Grande Guerra tra Italia e Slovenia (I, II, III ed.); Viaggiare nella storia. Dall’Adriatico al passo di Monte Croce Carnico; Il racconto dei segni della Grande Guerra; La Zona Monumentale del Monte San Michele; La Zona Monumentale del Monte Sabotino (in preparazione); con S. Stok: I tracciati delle trincee sul fronte dell’Isonzo II e III.
Ricevuto il 10-02-2015
L’ho letto. Veramente completo e ben documentato. Complimenti.
—Da Angelo Grossi, 31-8-2019 (Collega Ufficiale XXIII Corso AUC 1959)
Una impressionante ricchezza di notizie, eventi, cause, e giudizi su personaggi messi a nudo sui loro comportamenti e sulle conseguenze spesso nefaste delle loro decisioni. Da rabbrividire poi nel prendere approfondita conoscenza di cosa sia stata quella guerra, dei vari eventi bellici, nel leggere i numeri dei morti, dei dispersi, da ambo le parti … e la cosa che più mi ha fatto male, l’impreparazione, che spesso viene messa in evidenza, di chi aveva la responsabilità decisionale di simili eventi.
—Da Dario Dastrù, (collega del 23° Corso AUC) 3-10-2019
Egr. Dott. Mario Bruno, La ringrazio per l’errata corrige, anche se, leggendo il Suo libro, ero troppo presa dai fatti e dagli episodi per accorgermi degli eventuali refusi presenti nel testo. Infatti l’evidenza e la precisione con cui Lei racconta le fasi della Grande Guerra e, in particolare, le battaglie, alle quali sembra di partecipare, non lasciano al lettore spazio per rilevare eventuali errori di redazione.
Penso che sarebbe utile introdurre i Suoi libri nelle scuole per far conoscere ai ragazzi questa parte della storia d’Italia troppo spesso trascurata. Grazie ancora e distinti saluti.
—Dalla Sig.a Helga Pfau Collamati (figlia del 1° Ten. Oscar Pfau che assistette il Cap. Musso nelle sue ultime ore di vita in Terra d’Austria) 10-05-2019
www.helgapfau.eu
Caro Mario, ho letto attentamente la presentazione che fai su facebook del tuo ultimo lavoro denominato “Regno Celeste, impero terreno” e sono rimasto impressionato per la complessità delle tematiche che affronterai.
Fare ricerche sulla GRANDE GUERRA è sicuramente impegnativo, bisogna essere preparati e appassionati alle ricerche storiche: e TU lo sei! Affrontare un tema così delicato come la nascita e l’evoluzione del Cristianesimo, dal Vecchio Testamento a Gesù, dai Vangeli riconosciuti alle verità nascoste e proibite e molte altre notizie sconosciute e segrete, che dici di aver trovato nelle ricerche storiche e renderai pubbliche, devi avere anche molto, moltissimo coraggio. BRAVO MARIO!
Caro Mario, confermo che voglio avere il III volume del tuo splendido lavoro. Ti confesso che faccio fatica, mi perdo nel susseguirsi di azioni, di luoghi e personaggi che tu descrivi con tanta facilità. Penso alla fatica della ricerca delle documentazioni, alla bravura nel sapere cosa ricercare e dove cercare per il raggiungimento della verità.
—Da Lorenzo Contini (Collega Ufficiale XXIII Corso AUC 1959)
Ho comprato il tuo ultimo libro e lo ho trovato interessante, soprattutto i colloqui tra il Parin e Chelario. Ciao, Fausto Cazzanelli
—Da Fausto Cazzanelli (Provaglia d’Iseo, Tenente Artiglieria Alpina del XXIII Corso AUC)
Carissimo Mario, ti rispondo con molto ritardo ma l’ho fatto di proposito. Volevo infatti terminare prima la lettura dei due tuoi ultimi libri che ho acquistato. I miei complimenti per il tuo libro che ho iniziato a leggere: molto bello e ricco di notizie che non conoscevo. Mi sono piaciuti moltissimo entrambi e ti esprimo i miei complimenti. Bravo!
—Da A.L. – 26 ottobre 2015
Nonostante io sia un accanito lettore di libri di storia sono rimasto davvero sorpreso delle notizie che hai riportato sui fatti accaduti in terra di Macedonia. Non ho ancora concluso la lettura del secondo libro: sono giunto agli episodi del maledetto 14 settembre 1915 ed in particolare all’odissea del sottotenente Casara e dei suoi ragazzi. Una pagina tremenda come ce ne sono state tantissime altre, ma che tu hai presentato con una partecipazione particolare che mi ha commosso e mi ha costretto a valutare, negativamente, il comportamento degli Ufficiali Superiori interessati ed a soffrire per i tantissimi eroi sconosciuti che hanno dato la vita per la Patria e non hanno avuto alcun riconoscimento particolare. Anzi, a guerra finita, sono anche stati oggetto di ingiuste critiche, senza menzionare il fatto che i reduci venivano fatti oggetto di manifestazioni offensive, odiose ed inimmaginabili! Mi è piaciuto in particolare la tua dettagliata ricostruzione dei drammatici avvenimenti che hanno fatto la storia di quel piccolo gruppo di Alpini lasciati in balia degli eventi e, per di più, criticati e perfino chiamati a rispondere di scarso attaccamento alla bandiera. Incredibile! Mi rendo conto che commentare questi fatti in un’aula scolastica non è da prendere nemmeno in considerazione eppure bisognerebbe farlo sapere a chi ha tutto, troppo, e si butta via senza saper cosa significa vita di sacrificio e attaccamento alla propria Nazione. Caro Mario, grazie della tua risposta a tempo di record. Ho appena finito di leggere la tua ultima fatica. Hai fatto un lavoro enorme. Hai fatto un lavoro di ricerca capillare, preciso e talmente dettagliato da suscitare ammirazione incondizionata.
—Da F.F.
Gentile signor Mario, Rinnovo i sentimenti di vivissima riconoscenza per i due interessanti libri di cui ho ammirato la sua bravura e competenza nell’esporre con chiarezza i fatti, specialmente quelli relativi al Lodìn dove cadde da valoroso il capitano Musso. Cordialmente.
—Da L.U. – Aprile 2015