1° Maggio 2019. La Festa del Lavoro pare portarci qualche buona notizia: diminuisce il tasso di disoccupazione portandosi al 10,2% ed è il dato più basso dal mese di agosto 2018. Anche la disoccupazione giovanile scende e tocca quota 30,2%, al minimo dal 2011. Un miglioramento incoraggiante se si pensa che il 1° maggio 2015 era a quota 43,1%, salita sino al 44,2% tre mesi appresso.
14 Maggio 2019. I poveri. Questi sappiamo da sempre quale vita infame stiano attraversando. Scegliendo uno solo fra tanti esempi di miseria per povertà sentiamo dai mezzi di informazione che ancora oggi a due miliardi di persone nel mondo diventa impossibile l’accesso ai farmaci essenziali. Si viene a sapere che nel 2017 la morte ha ghermito più di tre milioni di minori con età inferiore ai 15 anni proprio per mancanza di farmaci e di vaccini. È Oxfam-Action a lanciare l’allarme puntando il dito sulle disuguaglianze che creano sperequazione nell’accesso ai farmaci. Tutto questo accade per via dei costi elevati, inaccessibili a una moltitudine di persone che vengono ridotte a un livello di povertà estrema.
Oggi il mondo intero è spaccato, con progressione galoppante, su due versanti: quello di chi vive senza preoccupazioni e che sperpera il soprappiù; quello degli esclusi, sofferenti fino alla disperazione: persone che soccombono, arrancano e muoiono per una condanna ingiusta. Persino da noi, all’interno della nostra società altamente civilizzata e tecnologicamente avanzata, esiste il problema. È ancora Oxfam a sottolineare come in Italia, nel 2016, di fronte ai 600 mila casi di epatite C, si sia arrivati, soltanto nel 2017, a trattarne 70 mila con farmaci adeguati in uso dal 2013. È così che Oxfam chiede all’Italia, nell’anno della ricostituzione del Fondo Globale per la lotta all’Aids, alla Tubercolosi e alla Malaria, di produrre ulteriori sforzi nel concorso alla lotta contro queste malattie.
19 Maggio 2019. In 20 Paesi della UE su 28 il rischio povertà tra i minori di 16 anni (media UE = 24,4%) è nettamente superiore a quello degli ultra 65enni (media 18,2). La situazione italiana è ancora più drammatica. Come rilevato dall’Ufficio Studi della Cgia, in Italia la percentuale dei minori che vive in condizioni di deprivazione economica è del 31,5% e quella degli ultra 65enni arriva al 22%. In ambito Unione Europea soltanto Grecia, Romania e Bulgaria hanno percentuali superiori a quella italiana.
6 Giugno 2019. Dal quotidiano Repubblica: Pagano gli operai. All’Ilva 1400 lavoratori vengono messi in cassa integrazione. La conseguenza è che quasi 300 mila persone oggi rischiano il posto di lavoro. Nel giro di tre mesi nei loro stipendi c’è stato un calo di 272 milioni. Ne è interessato lo stabilimento di Taranto: si parla di un massimo di 1400 dipendenti al giorno, per 13 settimane.
18 Giugno 2019. Stiamo andando proprio bene! Bankitalia comunica che ad aprile il debito delle Amministrazioni pubbliche ha raggiunto quota 2.373,3 miliardi di Euro, in aumento di 14,8 miliardi rispetto a marzo.
19 Giugno 2019. Dai rilievi Istat si ricava che sono oltre 1,8 milioni le famiglie in condizioni di povertà assoluta nell’anno 2018, con una incidenza pari al 7% per un numero complessivo di 5 milioni di individui, cifra che equivale all’8,4% del totale. La percentuale delle famiglie in povertà assoluta mette in rilievo ancora un’Italia a tre velocità: 10% al Sud, 5,8% al Nord e 5,3% al Centro.
16 Agosto 2019. Siamo ancora in piena farsa politica con litigi a non finire messi in scena, così pare, per l’unico obiettivo: quello di mantenere salde le poltrone. Intanto abbiamo segnato un nuovo record del debito pubblico. È Bankitalia a segnalare il crollo, nel suo rapporto “Finanza pubblica: fabbisogno e debito”: a giugno il passivo delle Pubbliche Amministrazioni “è aumentato di 21,5 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.386,2 miliardi”, un livello mai raggiunto prima, che supera il record di aprile (2.373,3 miliardi). Subito dopo l’Ufficio Studi della Cgia lancia un allarme in merito alla moria delle imprese artigiane, “che dura ormai da dieci anni”. Nei primi sei mesi del 2019 il numero di imprese artigiane è diminuito di 6.564 unità, con l’eccezione per il Trentino Alto Adige. Tra il 2009 e il 2018 il numero comprensivo di imprese artigiane è sceso di quasi 165.600 unità.
5 Settembre 2019. Da un’indagine Eurostat viene annunciato che cresce il divario fra le fasce più ricche e quelle più povere della popolazione: il 10% degli Italiani con i redditi più alti può contare sul 25,1% dei redditi totali (il massimo dal 2008), mentre il 10% con i redditi più bassi ha appena il 2% del totale. Nel 2018 le persone a rischio povertà sono 16,4 milioni, il livello più basso dopo il 2011.
6 Settembre 2019. E ora l’ultima nuova viene dalla Commissione dell’Unione Europea: L’Italia si conferma prima nell’Unione Europea per l’evasione IVA in valore nominale, con perdite per lo Stato pari a 33,6 miliardi di Euro. Magra consolazione per essere scesi dai 37 miliardi dell’anno precedente. Che cosa hanno combinato i responsabili? Nulla, se non che l’Italia non ha applicato le misure obbligatorie UE per impedire il diffondersi del batterio vegetale da quarantena Xylella responsabile del disseccamento rapido degli ulivi in Puglia. Lo ha stabilito la Corte di Giustizia europea: ritardi e mancanze nelle ispezioni e negli abbattimenti delle piante infette.
29 Settembre 2019. Leggo dal giornale “Libero” che “oltre 180 miliardi annui di tributi non riscossi ci sono 900 miliardi di cartelle esattoriali che il Fisco non riesce a incassare. Per questo il governo aggredisce i contanti già tassati,”, se la prende con gli onesti e fa perfettamente il gioco degli evasori. Per me, quelle citate, sono cifre da capogiro, da mettere a confronto soltanto con un intero bilancio statale.
Conti alla mano e carta matita, con semplici calcoli vedo che, fermandoci soltanto ai salari minimi percepiti da una gran moltitudine di persone che stentano a sbarcare il lunario, i 900 miliardi testé citati potrebbero garantire un salario mensile di 1500 Euro per 50 milioni di anni e con i 180 miliardi persi annualmente si potrebbe sopperire a un salario di 1500 Euro mensili per 10 milioni di anni oppure garantire l’entrata di 1500 euro mensili a 10 milioni di persone per un anno, e questo per tutti gli anni a venire: addio povertà!
Quel denaro esiste, la nostra Italia è tutt’altro che povera, ma la ricchezza va a finire nelle tasche di imbroglioni e delinquenti ossia traditori del Popolo Italiano.
Si può continuare così? NO, non è ammissibile. Ma, allora, che cosa si può fare? Denunciare i malfattori? Già, ma poi si diventa obiettivi sicuri delle rappresaglie contro la propria persona o, peggio, a danno dei propri familiari. Allora paura, omertà, bocca chiusa. Credo che lo Stato possa capeggiare senza indugio questa lotta, che è lotta alla camorra, alla corruzione, alla violenza. Come? Con la forza, ovviamente, non c’è altro modo. Lo Stato possiede questa forza; Finanza, Polizia, Carabinieri-Forestale, e cittadini collaboratori della giustizia. I soprusi, le forme di intimidazione, le violenze, le rappresaglie si combattono e si vincono con la forza e la determinazione: se è guerra, come da sempre dichiarata, la si deve combattere, con forza, deliberatamente, senza cedimenti, fino alla vittoria. Lo Stato la forza ce l’ha per attuare questo compito. Usiamola, allora, la forza di cui disponiamo. La giustizia non attende che un fermo atto di volontà. Giustizia vuol dire anche rispetto, per tutti e per tutto, e benessere condiviso. Oppure lasciamo che i soldi della gente che lavora e fatica vadano scialacquati nelle mani dei soliti furbi malfattori?
17 Ottobre 2019. Un’indagine di Eurostat comunica che in Italia, nel 2018, il 27,3% della popolazione risulta essere a rischio di povertà o di esclusione sociale, contro il 25,5% del 2008, collocandosi al sesto posto tra i 7 Stati UE dove oltre un quarto della popolazione è a rischio. Al primo posto la Bulgaria con il 32,8%.
25 Ottobre 2019. In dieci anni troviamo triplicato il numero dei minori che vivono in povertà assoluta. A fronte dei 375 mila del 2008, nel 2018 arriviamo alla spaventosa cifra di un milione e 260 mila, ma l’aumento si rileva anche per i minori che vivono in povertà relativa, da 1,2 milioni nel 2008 a oltre due milioni di oggi. Sono i dati forniti fa Save the Children nell’Atlante dell’Infanzia a rischio “Il tempo dei bambini”, diffuso in occasione del lancio di “Illuminiamo il futuro”, campagna di contrasto alla povertà educativa.
26 Ottobre 2019. Il Wwf, nella campagna “Liberiamo i fiumi”, denuncia: il 41% dei fiumi italiani è a quota inferiore di quello che può essere definito un buon stato ecologico. Il 23,9% dei punti esaminati sulle acque superficiali è infestato da pesticidi e l’8,3% di quelle sotterranee presenta concentrazioni che travalicano il limite di tolleranza. Il segnale più preoccupante sarebbe la perdita della biodiversità: il 40% degli habitat e delle specie acquatiche si trova in uno stato di conservazione “inadeguato”. La lontra, che costituisce la specie simbolo, sebbene sia aumentata sino a 600-800 esemplari, mostra di essere ancora vicina al punto di estinzione.
16 Novembre 2019. In occasione della terza Giornata dei Poveri il Flash Report sulla povertà ed esclusione sociale 2019 della Caritas italiana dichiara che un milione e 800 mila famiglie italiane ossia il 7% del totale, vive in uno stato di povertà assoluta. Sono oltre 5 milioni di persone a esserne coinvolte. Quasi la metà dei poveri italiani la troviamo, come ormai di drammatica consuetudine, al Sud e nelle isole.
27 Novembre 2019. Secondo un’analisi condotta dal Digital Economy and Society Index (Desi) l’Italia si colloca molto indietro nel quadro europeo “complessivamente in difficoltà a crescere sui temi del digitale in un’ottica sistemica”, passando dal 25° posto del 2018 al 24° del 2019 su 28 Paesi, in una situazione di svantaggio e al di sotto della media europea. “Le stime più accreditate dichiarano una spesa complessiva di circa 5,8 miliardi l’anno per l’informatica pubblica, tra risorse nazionali e comunitarie”, afferma la Corte dei Conti, “risorse cospicue usate poco e male”. La ministra dell’innovazione Pisano chiede alla Corte “un monitoraggio delle spese” per aumentare “efficienza e trasparenza”.
01 Dicembre 2019. Si parla tanto di far crescere l’economia, ma poi… Come sostiene la Cgia, sono l’eccesso di tasse, di burocrazia, la lentezza della giustizia, i tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione più elevati in Europa a far sì che l’Italia sia penultima nell’Unione Europea per investimenti diretti esteri, dopo la Grecia. In testa alla classifica si pone l’Irlanda che nel 2018 è arrivata a toccare il 261,5% del Pil, grazie anche a un sistema di tasse agevolato (contro i 20,5% dell’Italia.
12 Dicembre 2019. Corruzione in Italia. Stiamo bruciando un Paradiso terrestre. Sì, perché tante risorse vanno in fumo, quante basterebbero per lenire i più pesanti mali sociali da cui siamo affetti. Uno studio della Ong americana RAND rendeva noto, già da un anno a questa parte, lo spreco di ricchezza nazionale soltanto guardando alla corruzione dilagante. Veniamo a sapere, dall’indagine di cui sopra, che in Italia siamo collocati nel girone più popolato delle persone che lucrano corrompendo. Si dice, infatti, che ogni anno perdiamo 236,8 miliardi di Euro, l’equivalente del 13% all’incirca del Pil ossia 3.903 Euro per abitante. Non siamo i soli, è vero, siamo anche qui in buona compagnia, tant’è che, lasciando a parte il maxi fenomeno diffuso un po’ in tutto il mondo, nell’intera Unione Europea la perdita a motivo della corruzione ammonterebbe a 904 miliardi di Euro. Recuperando quella somma si potrebbero debellare piaghe sociali come la fame nel mondo, la mancanza di istruzione e di formazione in dimensione evolutiva per i bambini dei Paesi più poveri, la malaria e altre malattie letali, la carenza di acqua pulita e di impianti igienici, le spese folli per gli armamenti, arrivando a impiegare appena la metà all’incirca di quella bella cifra di 904 miliardi. L’altra metà potrebbe essere utilizzata per la sanità, per la ricerca medica e scientifica, per l’edilizia scolastica, per la lotta agli inquinamenti e al surriscaldamento del Pianeta. Insomma, abbiamo dinanzi a noi la possibilità di creare, sulla nostra Madre Terra, un ambiente vivibile e gradevole, scevro da ingiustizie e da conflitti distruttivi, con una popolazione globale improntata alla collaborazione e all’operosità. Qualcosa del genere si sta verificando, pare, in Olanda, a valutare quanto basso sia colà l’indice di corruzione, appena lo 0,76% del Pil. Forse dovremmo prendere esempio e lezione, vedere come e in che cosa si organizza la macchina sociale, per apportarvi ancora le necessarie migliorie da applicare successivamente ai nostri ambiti sociali. Se, poi, a quei 236,8 miliardi di cui dicevo, vogliamo aggiungere il denaro perso con le evasioni fiscali, con le esportazioni di valuta all’estero, con gli sprechi in politica e nella pubblica amministrazione, vero è allora che potremmo pensare a una vera valle dell’Eden, dove le sofferenze non cesserebbero di infierire del tutto e definitivamente, ma dove incontrerebbero seri ed efficaci rimedi per ridurne le dimensioni alienanti. Purtroppo, però, siamo fermi al punto di constatare che vige ancora, per lo più e diffusamente, un’abitudine al peggio, come un atteggiamento di rassegnazione coatta e di adeguamento a ciò che va accadendo contro ogni principio morale. Le istituzioni, in tutta Europa, quelle che dovrebbero godere di maggior credito, si attirano invece un forte carico di sfiducia, molta gente non ci crede più. Ma ciò non toglie che una notevole fascia di persone, che arriva al 79%, vede nella corruzione un fenomeno perverso da abbattere ed è convinta che la dinamica aberrante potrebbe essere contrastata e annientata con l’uso della forza, ma per questo occorrerebbe la ferma volontà dello Stato, volontà che, a vedere da come si risolvono le situazioni, non c’è. E, allora, che cosa vien da dire ai politici che si perdono in fallaci diatribe, fingendo di agire su uno scenario inattendibile, inscenando liti imperiture da “pesci in faccia”, quando non c’è chi non sappia che nessuno di loro si muoverebbe se non fosse per un tornaconto personale immediato e sicuro? La politica, mi chiedo, quella vera, una delle espressioni più nobili dell’uomo sociale, che volge alla tutela del bene di tutti, dov’è finita? Me l’hanno ammazzata, me l’hanno distrutta. Al suo posto, facilmente come la zizzania, alligna la corruzione, e il volgo soffre languendo pagandone il diffondersi e le conseguenze nefaste, senza la possibilità di imprimere una svolta decisiva all’andazzo devastante che lo travolge.
20 Febbraio 2020. Italia ferma. Dilaga la cassa integrazione: a gennaio sono stati autorizzati 21,3 milioni di ore. Vola la cassa straordinaria (+57%). Al Sud incrementi del 90,7%.
1° Ottobre 2020. La Guardia di Finanza entra in Chiesa. Fondi delle elemosine, in teoria destinati ai poveri, usati per comprare case di lusso a Londra: volatilizzati 454 milioni e i soldi del conto del Papa. Indaga la Procura di Roma per riciclaggio. Due monsignori accusano il collega Becciu per la corruzione nella Curia.
11 Ottobre 2020. Ancora sulla povertà in Italia. Il segretario della Cei, mons. Russo, in un messaggio alla Consulta Nazionale Antiusura, con il quale ha voluto lanciare un forte allarme, indica la cifra di sei milioni di famiglie italiane che si trovano in sofferenza economica a causa del Covid. Le stime aggiornate parlano di due milioni di famiglie in stato di sovra-indebitamento e altri cinque milioni appena in equilibrio precario tra reddito disponibile e debiti ordinari. Nel novero di questi dati si contano 800 mila persone e 350 mila famiglie irretite nell’area usura. Si fa urgente garantire la tutela dei soggetti più deboli e fragili.
14 Ottobre 2020. Sul caso Becciu si viene a sapere che è stata arrestata Cecilia Marogna, la trentanovenne manager cagliaritana del cardinale Becciu, bloccata a Milano dalla Guardia di Finanza per il rapporto fiduciario che la legherebbe all’ex n° 2 della Segreteria di Stato Vaticana. Nei confronti della “dama del cardinale” gli inquirenti vaticani hanno emesso un mandato di cattura internazionale. Nel mirino mezzo milione di Euro per operazioni segrete umanitarie in Asia e in Africa, in parte usati per acquistare borsette, cosmetici e altri beni di lusso.
29 Ottobre 2020. La Procura di Milano ha espresso parere negativo all’istanza di scarcerazione richiesta in favore di Cecilia Marogna, la manager arrestata il 13 ottobre a Milano, nell’indagine sull’ex n° 2 della Segreteria di Stato, cardinale Becciu.
31 Ottobre 2020. Cecilia Marogna, la “dama” del card. Becciu, è stata scarcerata, con l’obbligo di firma. Accusata dalla Magistratura vaticana di appropriazione indebita aggravata. Gli inquirenti vaticani ne hanno richiesto l’estradizione.
11 Novembre 2020. La Corte di Giustizia della UE denuncia che l’Italia, con “eccedenze sistematiche e persistenti”, ha costantemente superato “i valori limite” delle polveri sottili. “Dal 2008 al 2017 compreso, i valori limite giornalieri e annuali fissati per il Pm10 sono stati superati in maniera molto regolare” in una serie di zone del territorio italiano, e “l’Italia non ha chiaramente adottato misure tempestive” per garantire il rispetto dei valori limite. – Che significa tutto questo? Che chi ne ha la responsabilità in prima istanza non sapeva che cosa fare, non ne aveva le capacità, se ne è disinteressato completamente? Che cosa pensare di persone demandate a governare il Paese, che neppure seguono le regole che tutti devono rispettare?
Immagine di Copertina tratta da Oxfam.