Spie e Ambasciate

Nel mese di ottobre 1941 i Tedeschi lanciano un potente attacco nella zona a est di Smolensk. Hanno successo e mettono in ginocchio sei armate russe facendo quasi un milione di prigionieri. A metà novembre 1941 le armate tedesche si trovano a poca distanza da Mosca.

Più a est si viene a sapere che l’esercito giapponese non si sarebbe prodotto in attacchi in Siberia, cosicché Stalin poté portare un’intera armata nella difesa di Mosca. Questo spostamento si deve grazie a Richard Sorge che il 15 ottobre 1941 ha assicurato il Cremlino che l’armata giapponese del Kuantung non si sarebbe mossa contro la Siberia, quindi una garanzia per la neutralità del Giappone nei confronti della Russia. Ma avvenne che la polizia segreta giapponese riuscisse ad arrestare Sorge. Il 20 maggio 1941 Sorge aveva trasmesso da Tokyo un messaggio che avvisava dell’ammassamento voluto da Hitler di 170-190 divisioni sul fronte sovietico e che la Germania avrebbe sferrato un attacco alla Russia il 20 giugno. Ma a Sorge non fu dato credito.

Un altro personaggio, Leopold Trepper, direttore della cosiddetta “Orchestra Rossa”, aveva lavorato a favore dei servizi russi, ma contemporaneamente non lesinava di passare informazioni ai Tedeschi. Se Leningrado fu salvata dall’eroismo dei combattenti russi, bisogna dire che lo fu anche per le informazioni pervenute al Cremlino dall’“Orchestra Rossa”.

A Berlino un ufficiale della Luftwaffe, Harro Schulze-Boysen, nella sua posizione al di sopra di ogni sospetto, apparteneva all’Istituto Hermann Goering dove venne a contatto con preziose informazioni sulle armi chimiche apprestate dalla Germania. Nel giugno 1941 la Germania era in procinto di attaccare la Russia e Schulze-Boysen ne informò Trepper il quale passò l’informazione a Mosca per mezzo di Vichy. Il 19 novembre 1942 Trepper fu sorpreso e catturato, spinto a lavorare per i Tedeschi in una tresca di contesa fra le più importanti organizzazioni spionistiche, la Gestapo e il Centro russo. Allorché i Tedeschi dovranno lasciare Parigi, sarà di nuovo la volta di Trepper, sotto il nome di Gilbert, il 26 agosto 1944. Il 6 gennaio 1945 Trepper si reca a Mosca, ma viene incarcerato nella Lubianka per dieci anni.

L’ammiraglio Canaris, capo dell’Abwehr (difesa ossia del servizio segreto militare tedesco forte di 30 mila agenti dei quali 8 mila ufficiali), fu arrestato poco dopo l’attentato del 20 luglio 1944 a Hitler, con lo scioglimento dell’Abwehr. Aveva 58 anni quando fu giustiziato, in due tempi: la prima volta con una corda al collo, la seconda appeso a un collare di ferro. All’inizio delle avventure di Canaris a capo del servizio segreto era un capitano di fregata, Corrado Panzic che l’ammiraglio Raeder volle sostituire: lo fece ricorrendo a Canaris il quale si diede d’impegno per formare una delle più formidabili centrali di spionaggio mondiali. Parallelamente all’Abwehr funzionava un Ufficio Centrale di Sicurezza del Reich (Amt VI del RSHA), attivo in spionaggio e controspionaggio, voluto da Heydrich con il nome di Sicherheitsdienst Ausland. Heydrich era stato espulso dalla Marina a opera dell’ammiraglio Raeder e subito dopo entrò a far parte delle SS. Himmler, capo supremo delle SS, gli impose il compito di istituire un nuovo servizio di sicurezza per il capo delle SS, con il nome di Sicherheitsdienst (SD) e con compiti di spionaggio.

Nel momento in cui Heydrich passò dall’SD al RSHA il suo posto fu assegnato a Walter Schellenberg, carrierista di eccellenza. Canaris, Heydrich e Schellenberg furono i tre maggiori protagonisti dello spionaggio tedesco all’estero.

Un personaggio nuovo, certo Tyler Kent, americano, era stato accusato di spionaggio a vantaggio dei Tedeschi. Lo vediamo soprattutto attivo, con il nome di agente “Mark-III”, tra il settembre 1939 e il maggio 1940. Canaris pensa di accalappiarlo e fa in modo di farlo incontrare con la baronessa Anna Wolkoff. In quel tempo Tyler Kent era addetto all’ufficio-cifra dell’Ambasciata degli Stati Uniti a Londra. Era anche il tempo in cui Churchill implorava insistentemente aiuti da Roosevelt. Fra la corrispondenza intercorsa decine di copie furono fotografate da Tyler Kent e trasmesse a Berlino a beneficio dei progetti di Hitler. Kent si era innamorato della Wolkoff e questa era riuscita a trasmettere all’ambasciatore tedesco a Roma importanti documenti relativi all’Inghilterra. Tyler Kent, mediante Anna Wolkoff e la valigia diplomatica Londra-Roma, rese noto un rapporto inglese sulla possibilità di occupare la Norvegia. Tyler ebbe una posizione di prestigio sull’attacco tedesco alla Francia e sulla cacciata degli Inglesi da Dunkerque. Furono circa 1500 i documenti, fra cui anche l’intero cifrario americano, trasmessi all’Abwehr. La notte del 2 maggio la polizia britannica fa irruzione nella casa della Wolkoff per una perquisizione. Il 18 maggio 1940 due agenti dell’Intelligence Service arrestano Tyler Kent con l’accusa di spionaggio a favore della Germania e Anna Wolkoff fermata.

Un personaggio di spicco nello spionaggio internazionale fu Cicero (epiteto forgiato da von Ribbentrop), un cameriere che lavorava ad Ankara, il cui vero nome era Elyesa Bazna. Fu cameriere personale del colonnello Class, addetto militare presso l’Ambasciata americana. Riuscì anche a entrare nella casa di Jenke, consigliere tedesco dell’Ambasciata ad Ankara. Iniziò con l’attività di spionaggio nell’agosto 1943, al servizio dell’ambasciatore inglese sir Hugh Knatchbull-Hugessen. Il 26 ottobre 1943 il segretario dell’Ambasciata tedesca, Jenke, informò il colonnello Ludwig Movyzisch di un cameriere che avrebbe venduto alla Germania informazioni segretissime inglesi, raccolte nelle fotografie di documenti e in un rotolo fotografico, in cambio di 35 mila sterline. Era scattata l’“Operazione Cicero”. Ma le sterline erano false, contraffatte senza difetti. I Tedeschi pensarono di aprire un nuovo fronte di lotta, quello del bombardare l’Inghilterra con una stragrande quantità di sterline false per provocarne il collasso economico e intossicarne l’economia. Pensarono anche di sottrarre all’Inghilterra la maggiore quantità possibile di oro e di valuta pregiata, acquistando tutta questa fortuna in Italia. La consegna di scambio fra documenti e sterline avvenne nella notte fra il 30 e il 31 ottobre 1943. Furono consegnati 52 fogli scritti e l’elenco del materiale che gli Stati Uniti avevano prestato all’Unione Sovietica nel 1942 e nel 1943, oltre ad altri rapporti segreti. Vennero poi consegnati da Cicero altri due rotoli fotografici con l’elenco completo degli agenti segreti inglesi in Turchia. Cicero si avvaleva anche di una complice, una ragazza turca, Esra Duriye. Cicero entrava scalzo nella camera dell’ambasciatore profondamente addormentato, prelevava i documenti, li portava nella propria camera, fotografava e li riportava al loro posto. La ragazza stava a guardia. Il 26 novembre aveva fotografato una relazione scritta da Churchill sull’operazione “Overlord”: erano circa 400 documenti. Ma gli Inglesi masticarono la foglia e passarono all’iniziativa. Ad Ankara arrivava Elisabetta Kapp, una spia degli Alleati, con il compito di fungere da segretaria a Movyzisch.

Ewen E.S. Montagu era un ufficiale quarantenne di sicurezza del Marine Intelligence Service. Nel novembre 1942 le forze dell’Asse si trovavano a mal partito in Tunisia. Già gli Americani pensavano a uno sbarco in Sicilia, per quella che fu chiamata “Operazione Husky”. La cosa rientrava nelle previsioni dei Tedeschi che non persero tempo a prepararsi. Per penetrare in Sicilia, gli Alleati avrebbero dovuto distrarre l’attenzione dei Tedeschi, metterli dunque su una falsa pista facendo sì che pervenisse loro un documento segreto con finalità diversive ossia che lo sbarco sarebbe stato fatto in Grecia. Il documento segreto fu trasportato con l’utilizzo di un cadavere, con tutti gli accorgimenti per ingannare i Tedeschi. A quel cadavere diedero un nome, William Martin, capitano della Royal Marine. Il cadavere sarebbe dovuto approdare, con un sommergibile, a Huelva presso la costa spagnola e abbandonato nelle acque. Dall’analisi del documento e di una ulteriore lettera infilata nel vestiario del cadavere si poteva apprendere che lo sbarco sarebbe avvenuto in Grecia o in Sardegna. Essenziale era che questi documenti fossero finiti in mano ai Tedeschi. Il 18 aprile il sommergibile Seraph raggiungeva Greenlok e all’alba era a Huelva, dove il cadavere fu fatto scivolare in acqua. All’alba fu scoperto da un pescatore. La capitaneria di porto trovò i documenti che giunsero fino a Madrid per approdare all’Ambasciata tedesca. I Tedeschi avevano abboccato. Ma l’11 luglio 1943 gli Alleati sbarcavano in Sicilia.

Eddy Chapman era un poco di buono, già detenuto per rapina. Fu contattato dall’Abwehr per essere paracadutato in terra inglese e distruggere le officine “De Havilland” da dove uscivano gli aerei da bombardamento. L’azione ebbe inizio il 19 dicembre 1942, ma a essere distrutti furono soltanto capannoni vuoti, perché il materiale era stato trasportato altrove. Si disse anche che Chapman avesse avvertito il servizio segreto inglese per fare il doppio gioco e lucrarvi sopra. Chapman si infiltrò anche nell’affare dell’acqua pesante prodotta nella fabbrica norvegese Norske-Hydro di Vermork presso Rjukan. Per sfuggire ai bombardamenti alleati, i Tedeschi portarono l’acqua pesante in Germania: 39 contenitori per 14 tonnellate di materiale. Il traghetto che li trasportava saltò però in aria a metà strada. Chapman, ancora, lavorò per i Tedeschi nell’individuare gli impianti radar di segnalazione delle V1 e delle V2. La V1 portava 900 kg di esplosivo, poteva percorrere 400 chilometri fino a 650 km/ora.

Michel Hollard, attivo nella Resistenza francese, scoprì la dislocazione dei punti di lancio delle V1, consentendo agli Alleati di operare vaste distruzioni nel marzo 1944 e il 13 giugno quando la prima V1 puntava su Londra.

Czarniawski era ufficiale del servizio informativo in Francia sin dal 1940. Altro suo nome era Armand Meunier, aveva il compito di controllare i movimenti delle truppe tedesche sul fronte occidentale. Era capo dell’Interallié.

Entra in scena un nuovo personaggio: Borchers. Siamo a novembre 1941. Borchers riesce a contattare un elemento importante dello spionaggio internazionale: Mathilde Carré, la donna che fu amante di Meunier e che aveva avuto contatti con l’Intelligence Service. Dagli Inglesi aveva ricevuto l’incarico di sorvegliare l’Interallié del polacco Czarniawski. La Carré era compresa anche negli schedari dell’SD, il servizio di informazione delle SS, una sorta di nuova Mata-Hari. Meglio conosciuta sotto il nome di “Chatte” ossia la Gatta, capace di tradire l’intera rete informativa. Grazie alla sua azione di spionaggio l’Abwehr poté conoscere i nominativi di numerosi agenti dell’Interallié.

Un altro personaggio, Bleicher, studiò un piano formidabile: quello di ingannare i servizi segreti di Londra. Per fare questo era necessario avere a disposizione un esperto di apparecchi trasmittenti. Il 18 novembre 1941 Borchers intendeva partire con le trasmissioni: gli occorreva un messaggio e incaricò la Chatte di provvederlo, visto che la Gatta già ne aveva inviati in gran numero al SOE (Special Operation Executive). Quel 18 novembre partì la prima trasmissione del messaggio. Ma Borchers temeva fortemente che la Gatta avesse inserito nel messaggio qualche frase ambigua, a modo di trappola. Bleiche fece qualcosa di più: il 20 gennaio inviò la Gatta in Inghilterra. A Londra il colonnello Buckmaster mise la Gatta sotto stretta sorveglianza e la Chatte nel giugno 1945 fu consegnata alla polizia francese e sottoposta a un tribunale militare che la condannò a morte. Ma nel gennaio del 1949 la Gatta lasciò il carcere e si diede a scrivere le proprie memorie.

Olanda, 6 marzo 1942: Hubertus Lauwers, ufficiale del SOE, prova a mettersi in contatto con Londra. Lo fa ogni settimana. D’altra parte, un maggiore tedesco, Giskes, avvisa lo Sturmbannführer Schreider delle SS. Si avvia una stretta collaborazione fra l’Abwehr e la Gestapo. Inizia una serrata ricerca dell’apparecchio radio di Lauwers. Anche trovandolo, in assenza del suo tecnico che conosce i segnali di sicurezza, l’apparecchio non serve. Bisogna allora convincere Lauwers a collaborare. Lauwers accetta ma pensa di non inserire i segnali di sicurezza per far capire ai capi del SOE che qualcosa va storta. Ma la cosa non funziona. Giskes e Schreide riescono a trovare il contatto con Londra. Questo traffico ingannevole fu chiamato dai Tedeschi “England Spiel” ossia gioco inglese.

Da Londra non si dava peso alla omissione dei segnali di sicurezza e pertanto comunicava fedelmente i propri piani. Il 29 maggio 1942 due agenti del SOE scendono in paracadute dove i Tedeschi sono pronti ad accoglierli. La cosa si ripete il 23 giugno e il 23 luglio.  Gli Inglesi inneggiano ai buoni collegamenti riusciti con l’Olanda e confidano nel movimento insurrezionale con alla testa il colonnello Schimmelpenninck, ma non sanno che il capo dell’armata segreta e molti altri collaboratori sono stati fatti prigionieri dai Tedeschi. Gli Alleati vanno avanti e inviano Georges Louis Jambroes in Olanda con gli ordini segreti relativi alla organizzazione dell’armata clandestina olandese. Anche qui, conclusione nelle mani dei Tedeschi. In totale le SS hanno ottenuto per sé da Londra una quantità enorme di armi, materiale bellico e valuta.: erano gli aerei inglesi che volavano per rifornire la Gestapo. Il gioco inglese, “England Spiel”, fu un imbroglio di grandi dimensioni che provocò immensi danni alla resistenza olandese. Tutti gli agenti che erano stati catturati finirono a Maauthausen e caddero fucilati nell’autunno 1944.  

Il 6 giugno 1944, in Normandia, la potenza navale alleata iniziava lo sbarco. Le forze tedesche le attendevano inutilmente a Calais. Saranno ingannati da uno stratagemma bellico, dal nome “Operazione Fortitude”.

Una donna del SOE, nata a Kiev, Lily Sergheiev, aderì allo spionaggio tedesco. Operò in Francia, in Spagna, a Lisbona e a Londra. Fu considerata un “agente doppio”. Venne incaricata dal maggiore Cliemann di indagare i raggruppamenti di truppe inglesi tra Bristol e Salisbury. Se avesse scoperto un concentramento di forze in quella zona, allora l’invasione sarebbe stata diretta sulla Normandia. “Overlord”, il piano di invasione in Normandia, era il capolavoro dei militari. “Fortitude” era il capolavoro delle spie. Ma le forze osservate si riducevano a carri armati finti, a camion finti, a mitragliatrici e cannoni finti. Addirittura le batterie antiaeree inglesi in quella zona rallentavano il fuoco di sbarramento per consentire agli aerei nemici di fare fotografie. Si scavarono anche dei solchi per simulare il passaggio dei carri armati. Era un’armata di legno che attirò una tempesta di bombe dai Tedeschi. Ne fu ingannato lo stesso Rommel, mentre le informazioni provenienti dall’Inghilterra dicevano che Montgomery aveva spostato il proprio quartier generale verso Calais.

Il SOE si avvalse di un attore, il sottufficiale James Clifton, dalla forte somiglianza con Montgomery, il quale intraprese un falso viaggio a Gibilterra. Avrebbe dovuto assumere alla perfezione il ruolo di Montgomery.

In Francia funzionava il Deuxième Bureau un servizio segreto adibito a dare la caccia alle spie. Al suo interno si pensava che il vero spionaggio si sarebbe potuto affidare soltanto alle donne.

In Italia si ricorda l’agente Giuseppe Scordino del SIS (Servizio Informazioni Segrete della Marina), nell’indagine su quanto i Francesi stavano facendo con una rete di spionaggio tesa a decifrare i codici navali. Scordino fece conoscenza con una signora austriaca, assidua frequentatrice della Marina a Napoli, di nome Margherita Gross, conosciuta con il nome di Greta. Scordino la portò a Roma presso l’ufficio del SIS, dove Greta confessò di essersi innamorata di un giovane scienziato francese, Pierre, specializzato sui traffici marittimi internazionali. Ma Pierre era effettivamente un capitano di vascello della Marina francese e capo della sezione spionaggio del Deuxième Bureau. A Greta fu richiesto di continuare a fare la spia a Napoli. Verso i primi di maggio 1940 il Deuxième Bureau accettava il cifrario della Marina italiana per 40 mila dollari.

In Italia operavano quattro servizi segreti: il SIM, il CC-MSS, il SIS, il SIA. Il SIM era formato da un organico di 300 ufficiali, 1200 sottufficiali e graduati specializzati, presi dai Carabinieri.

L’Operazione tedesca “Elster” indagava per sapere se il comando americano avesse deciso di gettare bombe atomiche in Germania. Si mosse Erich Gimpel o “agente 176” con Billy Colepough o “176/2”, il 14 ottobre 1944. Gimpel riuscì a intromettersi e a preparare il sabotaggio, ma l’operazione “Elster” fallì e il 6 febbraio iniziò il processo a carico di Gimpel. Con la capitolazione della Germania fu accolta la seconda domanda di grazia presentata da Gimpel il quale fu liberato.

Le spie naziste che erano introdotte negli Stati Uniti fra il 1939 e il 1940 venivano dalla scuola di spionaggio dell’istituto Klopstock di Amburgo. Kurt Ludwig fu uno dei più rinomati agenti tedeschi nell’organizzare reti spionistiche negli USA. Altra eminente spia tedesca era Hermann Voss, combattente della Grande Guerra. La rete spionistica tedesca negli Stati Uniti fu annientata senza spargimento di sangue. Lo spionaggio negli USA aveva avuto inizio nel decennio 1880-1890 e fu il presidente Franklin Delano Roosevelt a comprendere per primo la necessità di un servizio segreto organizzato. Nel luglio 1941 Roosevelt annunciava la nascita del CIO, l’Ufficio di informazioni, diretto da Donovan. Dopo Pearl Harbor il CIO si trasformava in OSS che fu la grande organizzazione spionistica americana in tutta la guerra. Alla fine della guerra diventerà CIA. Il 10 maggio 1924 nasceva l’FBI, diretto da John Edgard Hoover. Nell’attacco di Pearl Harbor emerge la figura dell’agente segreto giapponese Morimura che, con il proposito di effettuare studi sociologici, inviò una serie di cartoline che, accostate alla bisogna, costituivano una perfetta topografia della baia di Pearl Harbor; da cui lo studio per l’attacco alle forze americane. Il punto saliente era trovare il corridoio che le squadriglie giapponesi avrebbero dovuto infilare. Fu scelto il passo Kalekale, un passaggio stretto fra alte cime montuose con venti e vuoti d’aria, evitato sicuramente dai piloti d’aereo. La mattina del 7 dicembre 1941 gli osservatori americani circoscrissero con i radar uno sciame di macchie brillanti a 132 miglia, proveniente dalla stretta gola di Kalekale. La prima squadriglia giapponese apparve alle ore 7,55. Ruth Kuhn, di una famiglia tedesca da alcuni anni a Honolulu, con segnali ottici trasmetteva i risultati dei primi bombardamenti al consolato giapponese di Honolulu, da cui partivano ordini ai piloti per aiutarli a centrare meglio i bersagli. L’attacco giapponese si esauriva alle 9,45 e dopo venti minuti, traditi dai continui lampeggiamenti dei segnali ottici, i Kuhn furo arrestati e condannati a quindici anni di lavori forzati.

I Giapponesi avevano i propri servizi segreti del Kempei, appoggiati dalla Tokko, la polizia giapponese. Il Kempei era un’organizzazione militare con il compito di controspionaggio e di repressione politica.

I Tedeschi avevano messo a punto un procedimento fotografico in micro, capace di concentrare il contenuto di un’intera pagina su uno spazio pari alla capocchia di uno spillo.

Ai primi del 1944 il direttore dell’FBI, Hoover, prendeva accordi con il Pentagono per indagare sull’organizzazione a Washington dell’NKVD, ufficio della polizia comunista segreta. Era Laurenti Beria il capo del più grande servizio segreto del mondo. Verso la metà del 1943, a Teheran, si sarebbero dovuti incontrare i tre Grandi: Churchill, Roosevelt e Stalin. I Tedeschi ventilavano l’idea di sterminali tutti e tre con un colpo solo.

Immagine di Copertina tratta da GiappoM.

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