Mondo Domani – Parte 14 di 27 – 2014 (continua)

7 Agosto 2014. Istat: -0,2% per il Pil di giugno. Si parla di recessione tecnica. È il dato più basso dal 2.000. Il risultato è peggiore delle previsioni. Per l’Associazione che riunisce analisti e consulenti finanziari ora serve una manovra aggiuntiva da circa 3 miliardi di Euro. 

9 Agosto 2014. L’Italia è il fanalino di coda per crescita economica negli ultimi 17 anni. Secondo un’analisi del Centro Studi di Confcommercio nel rapporto “Fiscalità e crescita economica”, tra il 1996 e il 2013 l’Italia, tra i 28 Paesi Ue e le 10 principali economie Ocse, è il Paese che ha registrato le più basse dinamiche di crescita del Pil pro capite con appena il +2,1% rispetto al +18% della Francia, al +25,4% della Germania e al +31,9% della Gran Bretagna. Tra le cause, “l’eccessiva pressione fiscale e l’inefficienza della Pubblica Amministrazione”.

Coldiretti analizza la situazione “consumi delle famiglie parametrati ai valori Istat”: sono tornati indietro di oltre 33 anni, sui livelli minimi del 1981.

12 Agosto 2014. Sul sito online Affaritaliani.it, Sarah Carlson, vicepresidente senior credit officier di Moody’s Investors Service, dà a leggere: “I recenti dati sul Pil italiano hanno rivelato che l’economia si è contratta dello 0,2% nel secondo trimestre 2014 rispetto al trimestre precedente… Ora prevediamo che l’economia italiana si contrarrà dello 0,1% nel 2014, contro la previsione di 0,5% di crescita. Tutto ciò rende la riduzione del deficit e del debito più difficile e comporterà l’attuazione di misure economiche più impegnative”. In base a questi dati l’Italia “mancherà gli obiettivi deficit/Pil collocandosi al 2,7% nel 2014-2015 con rischi significativi”. Secondo l’agenzia Moody’s “la recessione in Italia avrà effetti negativi sulla politica fiscale e sul clima politico in generale, sia a livello nazionale sia europeo”. Moody’s dice che l’Italia è rimasta indietro sulle “riforme strutturali” ed evidenzia che “il piano ampio di riforme è ambizioso”, ma “la lentezza nella sua attuazione suggerisce che la popolarità del Governo non si è ancora tradotta in un’ampia base di riforme”. 

13 Agosto 2014. Eurispes lancia un allarme sul fronte del programma di spesa dei fondi strutturali 2007/2013: “L’Italia si distingue per la sua, tutt’altro che lusinghiera, incapacità nello spendere i fondi comunitari” con “un ritardo cronico nei confronti degli altri Paesi membri”. Dai dati aggiornati ad aprile 2014 il tasso d’attuazione in Italia è “poco sopra del 45%, ben al di sotto della media Ue (60,81%) e del Paese più virtuoso (Lituania con 80,1%).

14 Agosto 2014. Nei primi mesi il debito pubblico è aumentato di 99,1 miliardi, riflettendo il fabbisogno della Pubblica Amministrazione (36,2 miliardi) e l’aumento delle disponibilità liquide del tesoro (67,6 miliardi). Lo comunica Bankitalia nel Supplemento al Bollettino Statistico Finanza Pubblica. Il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato in giugno di 2,1 miliardi, raggiungendo quota 2.168,4 miliardi.

David Hudson, portavoce della Commissione europea, in merito alla nuova programmazione 2014/2020 ha spiegato che “40 miliardi è il totale dei fondi disponibili. È ovvio che se non verranno usati, per le regole Ue, dovranno tornare nelle casse comunitarie”.

23 Agosto 2014. A gonfie vele! Una elaborazione dei dati Istat, fatta dalla Cisl, afferma: “Poco meno di 650 milioni di ore di cassa integrazione” da gennaio a luglio. “In cassa a zero ore circa 530.000 lavoratori da inizio anno, che hanno subito un taglio del reddito pari a 2,5 miliardi di Euro, ovvero quasi 4.700 Euro netti in meno in busta paga per ogni singolo lavoratore”.

27 Agosto 2014. Sarà finalmente in ripresa l’economia italiana? Oggi i mass media confermano: Sono 1.424 (circa 1 su 4) le partecipate da Enti locali con un rendimento negativo rispetto al capitale investito, secondo uno studio del commissario alla Spending Review, Cottarelli. Fra le partecipate censite, 1.075 hanno bilanci 2012 “off limits”; 143 hanno patrimonio negativo o nullo. A ben guardare i dati dell’Osservatorio Credito di Confcommercio, nel secondo trimestre sono aumentate le imprese che si sono viste rifiutare in tutto o in parte la domanda di credito (dal 50,7% al 53%). Nel Mezzogiorno appena due imprese su cento sono state finanziate. Intanto il Pil italiano cala dello 0,3% nel secondo trimestre dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2013. È l’unico dato negativo tra i Paesi del G7. Lo rileva l’Ocse. Nel confronto con il trimestre precedente l’economia dell’area Ocse accelera: +0,4% da +0,2%, mentre l’Italia registra una flessione dello 0,2%.

30 Agosto 2014. A luglio torna a salire la disoccupazione: è al 12,6%, in rialzo di 0,3 punti su giugno e di 0,5 punti su base annua. Sono le stime provvisorie Istat. Gli occupati scendono dello 0,2% rispetto a giugno, pari a 35.000 unità: è come se si fossero persi più di mille occupati al giorno. Su base annua la riduzione è dello 0,3%. Sempre a luglio il tasso di disoccupazione dei 15-24enni è pari al 42,9%, in calo dello 0,8% su base mensile, ma in rialzo di 2,9 punti sull’anno. Sale il numero di donne disoccupate, dal 12,8% al 13,4%. Aumenta il divario territoriale: dall’8,4% del Nord al 20,3% del Sud. 

31 Agosto 2014. L’economia criminale vale 170 miliardi di Euro all’anno. Una cifra imponente che, oltre derivare da attività illegali, spesso viene riversata sul mercato finendo per inquinarlo e stravolgerlo. È quanto emerge dall’elaborazione della Cgia secondo cui in cinque anni si è registrato un incremento del 212%. È la conferma della crescita delle operazioni sospette, con il record nel 2012. Le regioni più colpite sono: Lombardia, Lazio, Campania, Veneto ed Emilia Romagna. 

Quest’anno solo una percentuale esigua di Italiani (il 31%) si è concessa una vacanza estiva di almeno una settimana. Il numero dei cittadini che vanno in vacanza è passato da 29.400.000 nel 2008 a 18.600.000 nel 2014. 

4 Settembre 2014. L’Ocse (Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo) riferisce che il 52,5% dei giovani italiani sotto i 25 anni ha un contratto di lavoro precario. La percentuale è doppia rispetto al 2000 (26,2%).

7 Settembre 2014. Il Mic (Misery Index Confcommercio), che misura mensilmente il disagio sociale causato dalla disoccupazione estesa e dalla variazione percentuale dei prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto, ha misurato l’indice di disagio sociale salito dal 20,6% di giugno al 20,8%, mentre la disoccupazione estesa sale dello 0,2% raggiungendo quota 16,3% e l’inflazione dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto scende dello 0,2%.

10 Settembre 2014. Tra il 1995 e il 2011 la spesa per la Scuola è diminuita del 4%. Lo rileva l’Ocse osservando che, tra i 34 Paesi dell’area, l’Italia è l’unico che registra un calo della spesa pubblica per le istituzioni scolastiche tra il 2000 e il 2011 (-3%, contro la media Ocse del +38%). Primato negativo anche per gli investimenti (-5% in Italia). Calano gli stipendi degli insegnanti. Tra il 2008 e il 2012 le loro buste paga (insegnanti di Scuola Primaria e Secondaria) sono diminuite del 2%. Nel periodo 2005/2012 le retribuzioni statutarie dei docenti di ogni grado e con quindici anni di esperienza sono scese del 4,5%. Ancora dal rapporto Ocse: a luglio l’Italia è stato l’unico Paese dell’Eurozona a far registrare un aumento rilevante della disoccupazione, con il tasso cresciuto di 0,3 punti percentuali alla soglia del 12,6%, mentre nell’insieme dell’Unione monetaria il tasso di disoccupazione è rimasto stabile all’11,5%. In Italia resta inoltre “eccezionalmente alta” la disoccupazione giovanile, al 42,9%. Nell’area Ocse il tasso di disoccupazione sale dal 7,3% al 7,4% con 44,8 milioni di disoccupati. 

Fra i 34 Paesi Ocse, nella classifica dei giovani 15/29 anni che non studiamo né lavorano, l’Italia è al terzo posto con il 24,6%, dopo la Spagna (prima) e la Turchia (seconda).

Illegalità: l’Istat calcola che prostituzione, contrabbando e traffico di droga incidono sul Pil per 15,5 miliardi e l’economia sommersa per 187 miliardi ossia l’11,5% del Pil 2011. Il combinato sommerso e illegalità pesa per oltre 200 miliardi.

Nella relazione annuale “Uno sguardo sull’istruzione” l’Ocse valuta una Scuola pre-primaria e primaria di ottima qualità, una scuola secondaria mediocre, un’educazione universitaria e post universitaria di qualità carente. In Italia nel 2012 un giovane su tre non studiava né lavorava (32%), contro il 7% nei Paesi Bassi e l’11% in Germania e Austria.

12 Settembre 2014. A seguire le valutazioni della Commissione europea in un rapporto concernente la competitività, la produzione industriale italiana nel 2013 ha perso un ulteriore 5% per arrivare a circa -25% rispetto al 2007.

L’ex presidente della Commissione europea, Barroso, annuncia che l’Italia è in ritardo su quasi tutti gli indicatori: accesso ai finanziamenti, ricerca e sviluppo, innovazione, interazione nel mercato unico. Sulla esecuzione dei fondi strutturali 2007/2013 l’Italia è ferma al 58%, “quintultima”. È il solo Paese fondatore a trovarsi così indietro.

15 Settembre 2014. Il mercato del lavoro italiano è ultimo per efficienza in Europa, 136° su 144 censiti nel mondo e a un livello appena superiore a quelli di Zimbabwe e Yemen e inferiore a Sri Lanka e Uruguay. Lo rileva il Centro Studi ImpresaLavoro sulla base dei dati di World Economic Forum. Rispetto al 2011 retrocediamo di 13 posizioni a livello mondiale in termini di efficienza generale del nostro mercato del lavoro e soprattutto perdiamo 19 posizioni con riferimento alla collaborazione tra impresa e lavoratore. 

16 Settembre 2014. È recente la stima dell’Ocse che ha tagliato drasticamente le precedenti stime, pari a +0,5%; l’Italia registrerà nel 2014 una contrazione del Pil dello 0,4%, l’unico dato negativo tra i Paesi del G7. Nel 2015 ci sarà una timida ripresa dello 0,1%. L’impatto del bonus fiscale da 80 Euro sul Pil italiano nel 2014 sarà solo dello 0,1% rispetto allo 0,3% previsto in precedenza. Così prevede Standard & Poor’s in uno studio sull’Eurozona. La crescita rallentata è dovuta a retribuzioni ferme e a mercato frenato per ritardo riforme.

27 Settembre 2014. Continua a scendere la fiducia delle imprese. A settembre l’indice è sceso a 86,6 punti dagli 88,1 di agosto. È il dato più basso del 2014. I dati Istat suggeriscono che il calo di 1,5 punti colpisce tutti i settori: manifatturiero, servizi di mercato, costruzioni, commercio al dettaglio. 

Nel Mezzogiorno oltre la metà dei redditi pensionistici è inferiore ai 1.000 Euro: è il risultato dei dati Istat dall’analisi territoriale dei dati 2012 sui trattamenti e beneficiari. Nelle isole e al Sud la quota di pensionamenti inferiori a 1.000 Euro è rispettivamente il 51,4% e il 50,9% (sul territorio nazionale arriva al 41,1%). 

4 Ottobre 2014. Marcia in salita per il decreto legge Sblocca Italia del Governo. È arrivata una valanga di emendamenti al provvedimento all’esame della Commissione Ambiente della Camera. In totale le proposte di modifica sono 2.194. 

16 Ottobre 2014. In Italia è recessione, il Pil non cresce dal 2011. Il livello del Pil nel secondo trimestre 2014 è sceso a 385,776 miliardi: è il valore più basso negli ultimi 14 anni. Intanto cala anche il potere d’acquisto delle famiglie: nel secondo trimestre 2014 scende dell’1,5% su base annua (da Istat). Crolla anche la quota di profitto delle società non finanziarie nel secondo trimestre dell’anno, scesa al 40%. È il valore più basso almeno da 15 anni. Al minimo storico anche il tasso d’investimento, fermo al 20,4%. E, in aggiunta, calo (-3,1% su base annua) nell’acquisto di abitazioni da parte delle famiglie.

19 Ottobre 2014. In sei anni, dal 2008, la crisi ha drasticamente ridotto il numero di occupati tra i 25 e i 34 anni: due milioni tra il secondo trimestre 2014 e lo stesso periodo del 2008 (Istat). Gli under 35 occupati sono passati dai 7.236.000 ai 5.129.000. Tra i giovani il tasso di occupazione è passato dal 51,2% del secondo trimestre 2008 al 39,2% dello stesso trimestre 2014.

24 Ottobre 2014. Il debito pubblico in Italia ha toccato quota 133,8% nel secondo semestre di quest’anno, l’equivalente di 2.168.855 milioni di Euro. Lo rileva Eurostat aggiungendo che rispetto al trimestre precedente, quando era pari al 130,7% del Pil, il debito italiano è cresciuto del 3,1%. A livello di Eurozona il debito/Pil è salito al 92,7%.

26 Ottobre 2014. Tra il 2008 e il 2014 la capacità di acquisto delle famiglie è diminuita del 12% (da Codacons). La capacità media dei singoli è scesa di 1.910 Euro rispetto al 2007. Dal 2007 al 2014 i consumi sono calati di 80 miliardi. La causa, secondo Rienzi, presidente Codacons, è la “crescita della pressione fiscale”. 

28 Ottobre 2014. Nel 2013 il Pil del Mezzogiorno subisce un crollo del 3,5% (-3,2% nel 2012) rispetto al -1,4% del Centro-Nord. Caduta occupazionale a 5,8 milioni, il livello più basso dal 1977. Sono più che raddoppiate, al Sud, nel 2013, le famiglie in povertà assoluta (+40%). Le morti superano le nascite (177.000, come nel 1918). La Calabria è la regione più povera, con un Pil pari a 15.989 Euro. Dando credito al rapporto Svimez nei prossimi 50 anni il Mezzogiorno è destinato a perdere 4,2 milioni di abitanti. Risultano in calo i consumi e gli investimenti.

30 Ottobre 2014. Per la Sanità l’Italia spende molto meno che altri Paesi dell’Eurozona. Lo rivela il 10° Rapporto Sanità dell’Università Tor Vergata. Nel 2012, rispetto al decennio precedente, la differenza è cresciuta del 5,7% arrivando a quota -25,2%. La spesa per gli over 65 è addirittura del 35%. In dieci anni la spesa a carico dei cittadini per farmaci di classe A è aumentata del 69,4%.

1° Novembre 2014. La disoccupazione in Italia ha raggiunto livelli record (12.6%, corrispondente a 3.236.000 disoccupati) a settembre. Il numero dei disoccupati in Italia, a quanto afferma Codacons, è più che raddoppiato in soli sette anni (6,1% nel 2007, l’equivalente di 1.506.000 disoccupati).

2 Novembre 2014. La crisi estende i propri margini. Unimpresa, dall’analisi di 900 caf, comunica che la povertà sommersa è in crescita, con il 25% delle famiglie in difficoltà.

29 Novembre 2014. Nuovo record per la disoccupazione che a ottobre sale a livello 13,2%. I disoccupati sono 3.410.000 (+9,3% annuo). 

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