Voltaire – Dizionario filosofico – Parte 5 di 5

Nella mente dei Pensatori
Voltaire
Dizionario filosofico
Giulio Einaudi Editore s.p.a. – Torino 1950, 1969, 1995

MORALE. “La morale non sta nella superstizione, e neppure nelle cerimonie; non ha niente di comune con i dogmi… tutti i dogmi sono diversi… la morale è la medesima fra tutti gli uomini che fanno uso della loro ragione. La morale viene dunque da Dio, come la luce. Le nostre superstizioni non sono che tenebre.”

PATRIA. “Chi volesse che la sua patria non fosse mai né più grande né più piccola, né più ricca né più povera, sarebbe cittadino dell’universo”.

PECCATO ORIGINALE. “… non si trova una sola parola riguardante questa invenzione del peccato originale né nel Pentateuco, né nei Profeti, né nei Vangeli, sia apocrifi, sia canonici, né in alcuno di quegli scrittori che si chiamano “i primi padri della Chiesa”. – Dio gli disse: Tu morirai per certo il giorno in cui ne mangerai – ma la stessa Genesi fa vivere Adamo 930 anni… I primi capitoli della Genesi furono considerati da tutti i dotti ebrei come un’allegoria, e persino come una favola assai pericolosa, giacché fu proibito leggerla prima dell’età di 25 anni”.

PERSECUZIONE. “Quando si cominciò a perseguitare in Francia i protestanti, non furono né Francesco I né Enrico II né Francesco II a spiare quegli infelici, ad armarsi contro di loro di un meditato furore e ad abbandonarli alle fiamme… Da chi fu cominciata la persecuzione? Da preti gelosi che armarono i pregiudizi dei magistrati e la politica dei ministri. Se quei re non fossero stati ingannati, se avessero previsto che la persecuzione avrebbe provocato 50 anni di guerre civili, e che metà della nazione sarebbe stata sterminata dall’altra, avrebbero spento con le loro lacrime i primi roghi che lasciarono accendere”.

FILOSOFO. “Confucio, solo fra gli antichi legislatori, non volle mai ingannare gli uomini. Quale più bella regola di condotta è stata mai data dopo di lui in tutta la terra? Governate uno Stato come governate una famiglia: non si può governare bene la propria famiglia se non dandole il buon esempio”.

“Ci sono tra di noi dei devoti, ma dove sono i saggi? Dove le anime incrollabili, giuste e tolleranti?… Uno dei filosofi più perseguitati fu l’immortale Bayle, onore dell’umana natura… Bayle, in verità, non lodò Davide per aver riunito 600 vagabondi carichi di debiti e di delitti; per aver saccheggiato i suoi compatrioti alla testa di quei banditi; per aver nutrito il disegno di sgozzare Nabal e tutta la sua famiglia; per essere andato a vendere i suoi servigi al re Achis, nemico della sua nazione; per aver tradito questo re Achis suo benefattore; per aver saccheggiato i villaggi alleati di questo re Achis; per aver massacrato in quei villaggi persino i bambini lattanti; per aver fatto perire tutti gli abitanti di alcuni altri villaggi sotto seghe, sotto erpici di ferro, sotto asce di ferro e in forni di mattoni; per aver sottratto con perfidia il trono a Isboseth, figlio di Saul; per aver spogliato e fatto morire Mifiboseth, nipote di Saul e figlio del suo amico e protettore Gionata; per aver consegnato ai Gabaoniti altri due figli e cinque nipoti di Saul che morirono sulla forca”.

(in nota): “I gesuiti furono espulsi dalla Francia nel 1762”. – Nel 1758 i gesuiti erano stati sospettati di complicità nell’attentato contro Giuseppe I del Portogallo. Il re non ottenne il permesso papale di processare i sospetti, ma nel 1759 la Società di Gesù venne espulsa dal regno”.

Gli “ipocriti religiosi”, che sono la specie più vile e più crudele di tutte.

Sulla divinità e sull’infallibilità dei papi Voltaire commenta citando otto papi privi delle virtù che Dio vorrebbe avessero, per aver dimostrato crudeltà, empietà, lussuria, implicazioni in casi misteriosi, dedizione ai piaceri mondani, vittime di tresche amorose, simonia, generatori di guerre civili, mostruosità pari a quelle per cui si ricordano Nerone e Caligola.

PREGIUDIZI. “Il pregiudizio è un’opinione senza giudizio. Così in tutti i paesi del mondo si infondono nei bambini tutte le opinioni che si vuole, prima che essi possano giudicare”.

PRETI. “Le contese fra l’Impero e il sacerdozio, che hanno insanguinato l’Europa per più di sei secoli, non sono dunque state da parte dei preti che ribellioni contro Dio e gli uomini, e un peccato continuo contro lo Spirito Santo… Da Gregorio XIII (1572-1585) a Sisto V (1585-1590), due vescovi di Roma che vollero privare il grande Enrico IV del regno di Francia, la potenza sacerdotale è stata fatale al mondo… Quando un prete dice: “Adorate Dio, siate giusto, indulgente, compassionevole”, è un ottimo medico (delle anime). Quando dice: “Credetemi, o sarete bruciato”, è un assassino”.

“Dopo la nostra santa religione, che senza dubbio è la sola buona, quale sarebbe la meno cattiva? Non sarebbe forse la più semplice? Non sarebbe quella che insegnasse molta morale e pochissimi dogmi? Che tendesse a rendere giusti gli uomini, senza renderli assurdi? Che non ordinasse di credere a cose impossibili, contraddittorie, ingiuriose per la Divinità e perniciose al genere umano, e non osasse minacciare di pene eterne chiunque avesse senso comune? Non sarebbe quella che non sostenesse la sua credenza per mezzo di carnefici, e che non inondasse la terra di sangue per inintelligibili sofismi? Quella in cui un equivoco, un gioco di parole e due o tre documenti falsificati non farebbero un sovrano e un dio di un prete spesso incestuoso, omicida e avvelenatore? Quella che non sottomettesse i re a questo prete? Che insegnasse soltanto l’adorazione di un Dio, la giustizia, la tolleranza e l’umanità?”

“… la religione pagana ha fatto spandere pochissimo sangue; la nostra, ne ha coperto la terra… abbiamo fatto tanto male per mezzo suo, che, quando parliamo delle altre dobbiamo essere modesti”.

“l’orgoglio umiliato produce la collera, essa non ha altra origine”.

“La religione teologica è la fonte di tutte le sciocchezze e di tutti i torbidi immaginabili; essa è la madre del fanatismo e della discordia civile; è la nemica del genere umano”.

I sadducei non credevano nella risurrezione, negli angeli, nello spirito. Al contrario i farisei, come Paolo.

SALOMONE. (3° re d’Israele 970-931 circa a.C., figlio di David e Betsabea o Bath-Sheba. Designato alla successione da re David stesso, per intervento della madre e del profeta Natan; salito al trono fece uccidere il fratello maggiore Adonia, suo rivale, il generale Ioab e depose il sommo sacerdote Abiatar sostituendolo con Sadok. Amante del fasto e della cultura e abile diplomatico, fu intelligente promotore del commercio e dell’economia).

“Saul, che sulle prime non aveva in tutti i suoi Stati più di due spade, ebbe ben presto un esercito di 330 mila uomini (un’armata, diremmo oggi)… quelli che vogliono ragionare trovano molto difficile che Davide, il quale successe a Saul vinto dai Filistei, abbia potuto, durante la sua amministrazione, fondare un vasto impero. Le ricchezze che lasciò a Salomone sono ancor più incredibili… Si aggiunge che c’erano 40 mila scuderie e altrettante rimesse per i suoi carri da guerra… Un bel numero di carri per un paese di montagne ed era un bell’apparecchio per un re il cui predecessore non aveva avuto se non una mula alla sua incoronazione, e per un territorio che nutre soltanto asini”. Gli si attribuiscono 700 mogli e 300 concubine… Salomone manteneva 412 mila cavalli… La prima opera che gli è attribuita è quella dei Proverbi. È una raccolta di massime triviali, basse, incoerenti, senza gusto, senza scelta e senza disegno… Vi si trovano interi capitoli in cui si parla soltanto di puttane che vanno a invitare i passanti ad andare a letto con loro…

“I Proverbi sono stati attribuiti a Isaia, a Elzia, a Sobdna, a Eliacin, a Ioaché e a parecchi altri… non è affatto verosimile che sia stato un re a darsene la pena”.

“L’Ecclesiaste, che si attribuì pure a Salomone, è di un genere e di un gusto affatto diversi. Chi parla è un filosofo epicureo… Tutta l’opera è di un materialista a un tempo sensuale e disgustato… Quello che rimane sorprendente è che sia stata consacrata fra i libri canonici quest’opera empia… Anche il Cantico dei Cantici è attribuito a Salomone… è il solo libro d’amore che ci sia restato degli Ebrei… C’è da credere che Salomone fosse ricco e sapiente per il suo tempo e per il suo popolo. L’esagerazione, compagna inseparabile della rozzezza, gli attribuì ricchezze che non aveva potuto possedere e libri che non aveva potuto scrivere. Il rispetto per l’antichità ha poi consacrato questi errori”.

SETTA. “Ogni setta, di qualunque genere sia, è l’unione del dubbio e dell’errore… La vera religione, sarebbe quella nella quale non ci fossero sette, nella quale tutti gli animi concordano di necessità… Tutti i filosofi della terra che hanno avuto una religione hanno sempre detto: C’è un Dio, e bisogna essere giusti – Ecco, dunque, la religione universale stabilita in tutti i tempi e presso tutti gli uomini.

SUPERSTIZIONE. “Considerate che i tempi più superstiziosi sono sempre stati quelli dei più atroci delitti… La superstizione, nata nel paganesimo, adottata dal giudaismo, infettò la Chiesa cristiana fin dai primi tempi. Tutti i padri della Chiesa, senza eccezione, credettero al potere della magia… Chiunque nel suo testamento non lasciava parte dei suoi beni alla Chiesa, era scomunicato e privato della sepoltura (il morire ‘non confesso’)”… Papa Gregorio IX e san Luigi ordinarono, dopo il concilio di Narbona del 1235, che qualunque testamento per il quale non si fosse chiamato un prete, sarebbe stato nullo; e il testatore e il notaio scomunicati. La tassa sui peccati fu, se è possibile, ancora più scandalosa. Qualora un cristiano fosse morto senza aver lasciato testamento, “la Chiesa liberava il morto da questa scomunica facendo testamento per lui, e stipulando o facendosi pagare i pii lasciti che il defunto avrebbe dovuto fare.

TEISTA. “Il teista è un uomo fermamente persuaso dell’esistenza di un Essere supremo tanto buono quanto potente, il quale ha formato tutti gli esseri estesi, vegetanti, senzienti e pensanti; perpetua la loro specie, punisce senza crudeltà i delitti e ricompensa con bontà le azioni virtuose… Egli considera tutti i saggi propri fratelli, crede che la religione consista nell’adorazione e nella giustizia. Fare il bene è il suo culto. Essere sottomesso a Dio è la sua dottrina.”

La sinassi (oggi la messa) era “l’assemblea dei fedeli per la lettura dei libri sacri; era il nome dato alla celebrazione eucaristica nella liturgia cristiana dei primi secoli”.

TOLLERANZA. “… perdoniamoci reciprocamente le nostre sciocchezze, è la prima legge di natura… Perché allora noi ci siamo scannati quasi senza interruzione, a partire dal primo concilio di Nicea? Costantino cominciò con il dare un editto che permetteva tutte le religioni, e finì con il perseguitare… Tertulliano, Praxea, Origine, Novato, Novaziano, Sabellio, Donato sono tutti perseguitati dai loro fratelli prima di Costantino; e appena Costantino ha fatto trionfare la religione cristiana, gli atanasiani e gli eusebiani si fanno a pezzi; e da allora la Chiesa cristiana è inondata di sangue fino ai giorni nostri”.

Voltaire cita “esempi di intolleranza presso il popolo più intollerante e più crudele di tutta l’antichità (gli Ebrei): “noi lo abbiamo imitato nei suoi assurdi furori e non nella sua indulgenza”.

“… la notte di san Bartolomeo, e questo angolo del mondo sarà peggio di tutto quello che gli antichi e i moderni hanno mai detto dell’inferno… sin qui i cristiani siano stati i più intolleranti fra tutti gli uomini”.

“Paolo andò a sacrificare nel Tempio a Gerusalemme. Osservò pubblicamente per otto giorni tutte le cerimonie della legge giudaica… fece le stesse cose per le quali si condannavano gli uomini al rogo in gran parte dei popoli cristiani… Ci furono ben presto 30 Vangeli e sin dalla fine del primo secolo si possono contare 30 sette di cristiani nell’Asia Minore, nella Siria, in Alessandria e persino a Roma. Tutte queste sette si perseguitavano tuttavia fra di loro… La Chiesa cristiana ha avuto origine in mezzo alle divisioni degli Ebrei, dei Samaritani, dei farisei, dei sadducei, degli esseni, dei giudaiti, dei discepoli di Giovanni, dei terapeuti. È stata divisa fin dalla culla, lo è stata perfino durante le persecuzioni che soffrì talvolta sotto i primi imperatori… la discordia è il peggior male del genere umano, e la tolleranza ne è il solo rimedio”.

“… san Paolo dice espressamente nella sua Epistola agli Ebrei (II, 7-9), che Dio ha creato Gesù inferiore agli angeli; e nonostante tutte le parole di san Paolo, Gesù è stato riconosciuto Dio al concilio di Nicea…Se si presta bene attenzione, la realtà cattolica, apostolica e romana è in tutte le sue cerimonie e in tutti i suoi dogmi, l’opposto della religione di Gesù”.

“… nella società i difetti aumentano e le buone qualità diminuiscono”.

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