Eric Hall, Carol Hall, Alison Leech
APPRENDERE LA FANTASIA
L’ “immaginazione guidata” nella classe
Trento, Centro Studi Erickson, 1993 (orig.: New York, 1990)
10 – Altre applicazioni della fantasia guidata
Durante una conversazione abbiamo accesso non solo alle emissioni verbali, ma anche a una serie di indizi visivi e sentimenti intuitivi riguardanti il nostro interlocutore. Talvolta sembra esserci mancanza di collegamento tra quanto una persona dice e i messaggi non verbali che lei emette. … È importante sviluppare la capacità di considerare, oltre al significato delle parole, anche il metamessaggio emozionale. (116) …
Molti alunni e adulti che hanno fatto una esperienza di scripted fantasy riferiscono di aver provato un senso di benessere fisico e di rilassamento, come pure una varietà di altri stati d’animo. Essi riferiscono inoltre di aver avuto delle illuminazioni intuitive e di aver trovato soluzioni creative a problemi personali. Sembra plausibile assumere che questi processi collegati abbiano un fondamento fisiologico.
L’emisfero destro al quale si può accedere per mezzo della fantasia sembra avere un grande potenziale che la maggior parte di noi non riesce a sfruttare. Un modo per liberare questo potenziale è quello di sviluppare la nostra capacità immaginifica. (117) …
Autovalutazione ed esecuzione mentale di eventi e abilità future.
La ripetizione mentale è una tecnica che può essere impiegata in una varietà di ambiti pedagogici. Il più ovvio di questi è forse l’intervento educativo rivolto al cambiamento di alcuni aspetti di sé, quando agli alunni si chiede di considerare gli aspetti del proprio comportamento e di riconoscere quali implicazioni questo comportamento abbia per loro stessi e per l’istituzione. (120) …
Utilizzare le immagini nella forma della ripetizione mentale può aiutare a colmare la distanza che esiste tra la consapevolezza dell’alunno di volere il cambiamento e le modalità per realizzare questo cambiamento:
- Il primo passo in questo processo è quello di isolare le variabili comportamentali che l’alunno percepisce essere di poco aiuto. Ciò può essere fatto solo dal singolo alunno, ma è chiaro che egli dipende anche dal feedback che gli forniscono gli “altri significativi”, come compagni di classe, insegnanti e famiglia. …
- Il secondo passo può essere quello di mettere meglio a fuoco il problema. Si può chiedere all’alunno di rievocare una o più situazioni nelle quali la timidezza gli ha creato problemi e gli ha fatto rimpiangere di non essersi comportato in modo differente. … Quattro variabili sono necessarie per affrontare mentalmente una data situazione: a) il periodo in cui il fatto ha avuto luogo; b) il luogo in cui si è verificato; c) le persone coinvolte; d) come l’alunno ha effettivamente risposto e come invece avrebbe voluto rispondere. Un modo per rendere questo procedimento più concreto è quello di incoraggiare l’alunno a scrivere le risposte a ciascuna delle quattro variabili.
- Il terzo passo da compiere è quello di sottoporre l’alunno a una breve procedura di rilassamento. (121) … Il rilassamento permette all’alunno di diminuire lo stress, di abbandonarsi alle sensazioni e di passare naturalmente alla creazione di immagini mentali.
Immagini mentali per raggiungere un comportamento efficace. Affrontare il passaggio dalla scuola elementare alla scuola media o prepararsi per un colloquio di lavoro sono due campi in cui l’esercizio con le immagini mentali può rivelarsi efficace. Gli alunni con difficoltà di apprendimento possono inoltre trarre enormi benefici dall’esercizio mentale di abilità semplici, come utilizzare un distributore automatico o percorrere una strada attorno alla scuola. (123) …
Affrontare la timidezza. Vivendo mentalmente in modo rilassato una situazione che normalmente genera ansia, ogni individuo ha maggiori possibilità di ridurre quest’ansia. È un processo che gli psicologi chiamano “desensibilizzazione”. (123)
Conseguire obiettivi. Un aspetto della timidezza è l’incapacità di aprirsi agli altri, di parlare di se stessi e dei propri sentimenti. … Nell’affrontare questo script, agli alunni si richiedono due cose: primo, di affrontare in tutte le sue tappe il processo di autoapertura; secondo, di parlarne a processo ultimato. Anche questa è una forma di autosvelamento. (124)
Autoapertura. Dopo questa esperienza di autoapertura, anche gli alunni che di solito trovano difficile parlare di sé riferiscono di cominciare a provare un desiderio di condivisione dei propri sentimenti, quasi a dispetto della propria natura. … Un processo di questo tipo può avere sui membri di un gruppo un effetto di “scarico” delle emozioni e creare un’atmosfera di fiducia e sollecitudine che si fonda su una comprensione empatica delle reciproche esperienze di vita. …
Dare un feedback (utilizzato con gruppi di adulti). L’incapacità di dire ciò che abbiamo in mente nell’occasione appropriata costituisce una continua fonte di stress nell’ambito delle relazioni personali e professionali. … Il fatto di utilizzare le immagini mentali come veicolo per analizzare ciò che impedisce di comunicare alcune cose a certe persone può fornire una valida chiave interpretativa del proprio comportamento. (126) …
La guarigione. … Idea che il corpo possa essere curato visualizzando il processo fisiologico della guarigione. … che l’immaginazione e la fantasia possano essere utilizzate per prevenire le malattie … (127)
Rilassamento. (127)
11 – Testi sul rilassamento e la guarigione
Dall’esperienza di insegnanti e alunni sappiamo che la scuola è un luogo altamente stressante. Durante ogni giorno di scuola hanno luogo centinaia di interazioni differenti, alcune delle quali rimangono irrisolte lasciando i partecipanti in uno stato di stress emozionale. (129) …
Strutturare l’orario in modo da soddisfare adeguatamente le necessità fisiche e psicologiche degli alunni è particolarmente importante se questi ultimi hanno bisogni educativi specifici. Tali bisogni possono essere caratterizzati da elementi di diversa natura. Tre componenti sono particolarmente rilevanti: una scarsa capacità di concentrarsi, la tendenza a sognare a occhi aperti e a formare gruppi tra loro separati. …
I testi che seguono sono particolarmente adatti a creare un’atmosfera rilassata.
In riva al fiume.
La sabbia e il mare. (130)
La cascata. Saper identificare sentimenti che possono essere contenuti in parti del corpo sottoposte a stress è un’abilità importante per liberarsi dalla tensione muscolare. (131) …
L’amaca. (132)
Bolle.
Una giornata in un luogo meraviglioso. (133)
La candela. (134)
Script riguardanti la salute. La ricerca clinica sull’uso dei placebo in medicina ha dimostrato che la forza della suggestione può essere usata come mezzo terapeutico. …
I programmi scolastici tendono a occuparsi sempre più dell’educazione alla salute e i docenti sono alla ricerca di modalità e strategie per incoraggiare gli alunni ad assumersi maggiori responsabilità in merito alla propria salute e al proprio benessere psicologico. Ciò per aumentare la loro consapevolezza dei rischi insiti nell’abuso di alcool, droghe e sesso oltre che in altri comportamenti autodistruttivi. Secondo noi, l’uso della fantasia guidata è uno dei mezzi per responsabilizzare gli alunni in merito alla loro salute. È un modo che permette a ciascun individuo di imbrigliare le proprie energie e risorse, canalizzandole nel processo di guarigione. (135) …
Riparare il corpo.
Il vostro Sé sano. (136)
Utilizzare la nostra energia. (137)
Acqua terapeutica. (138)
Pozione curativa.
Massaggio curativo. (139)
12 – Immaginazione e fantasia nelle teorie psicologiche
Carl Gustav Jung attribuiva al sogno e all’immaginario fantastico un’importante funzione creativa. Ed è proprio questa funzione creativa che noi riteniamo essere parte integrante del processo educativo e che può essere utilmente utilizzata eseguendo in classe le attività di fantasia. …
Jung suggerisce che, osservando le immagini e concentrandosi su di esse, si fa acquistare loro una forza che ha un effetto sia propositivo che repressivo sull’inconscio. Egli sostiene, inoltre, che un aspetto della funzione creativa della psiche sia quello di fornire un equilibrio dinamico a parti della personalità mancanti o non completamente sviluppate. …
E. Caslant (1921) faceva un uso specifico dell’idea di “ascesa” e “discesa” in situazioni immaginarie. … Sulla scorta di quanto asserito da Caslant, noi raccomandiamo di fare un uso accorto di testi di fantasia che prevedano la discesa (in pozzi, caverne sotterranee, fondali marini).
L’importanza delle teorie di Caslant su salita e discesa fu in seguito sottolineata da R. Desoille (1966). Anch’egli scoprì che la discesa veniva associata a stati d’animo negativi e che produceva spesso immagini paurose. La salita veniva invece messa in relazione con sentimenti positivi e rivestiva un ruolo importante nel processo di ri-educazione. (143) …
Secondo noi, l’uso della fantasia e dell’immaginario può avere un ruolo molto importante nell’indurre gli insegnanti ad adottare un modello didattico che tenga presenti tutti gli aspetti cognitivi e affettivi che intervengono nello sviluppo dell’alunno. (145)
13 – Testi per incoraggiare la creatività
Il vulcano. Un elemento che frena la creatività è la paura di lasciarsi andare e di perdere il controllo sulla propria naturale spontaneità. In parte ciò è dovuto all’ansia data dal non sapere quali aspetti di sé (e in che misura) potrebbero disvelarsi. Il vulcano fornisce un’immagine potente di una vasta riserva di energia che può essere liberata con forza devastante. Vivendo nella fantasia il processo di eruzione o scarico ci si può lasciar andare in modo estremo senza che vi siano rischi. Questo modo immaginario di lasciarsi andare viene spesso sentito a livello fisico come una liberazione di energia corporea. (147)
Il pennello. La fantasia che segue il testo permetterà agli alunni di scegliersi un contesto e di esplorare i limiti della propria capacità immaginativa. (148) …
Far seguire a questa fantasia un’ora di educazione artistica … avrà come risultato la produzione di un’ampia serie di temi pittorici. (149) …
Danzare.
La vostra porta. L’atto di aprire le porte può essere visto come una metafora dell’emergere di possibilità che in precedenza si pensava non esistessero. Imparare ad aprire una porta quando se ne ha il desiderio è un fattore importante per incoraggiare la creatività. …
Plasmare l’argilla. (150)
Le quattro stagioni. Come stimolo per predisporre gli alunni alla scrittura. (151) …
14 – Conclusioni
Noi sosteniamo che sia importante verificare l’efficacia di attività sperimentali di questa natura per comprendere il modo unico in cui l’immaginario degli alunni colloca la loro esperienza del mondo in prima fila nel processo di apprendimento. …
L’unico limite all’utilizzo delle tecniche di fantasia guidata può essere posto dalla (scarsa) creatività dell’insegnante. Per questa ragione noi sollecitiamo gli insegnanti a provare su se stessi i testi di fantasia prima di sperimentarne l’introduzione in classe, in quanto ciò fornisce loro un mezzo per liberare le proprie energie creative. (153) …
Il vantaggio che la fantasia (intesa come tecnica) presenta rispetto ai processi di apprendimento più razionali è che la sua efficacia non dipende dagli stadi normali di sviluppo intellettivo. La complessità dell’esperienza di fantasia si svilupperà di pari passo con la maturazione emozionale oltre che intellettiva degli alunni. … L’utilizzo della fantasia, in ambito emozionale o in quello dell’apprendimento, può fornire i mezzi per esplorare e sviluppare le possibilità di ottenere una personalità completa e integrata. …
Noi siamo d’accordo che alcuni aspetti dell’educazione scolastica richiedono la trasmissione di valori e tradizioni di una cultura esistente e che questa sia un’importante funzione rivestita dalle scuole all’interno di tutte le società. La scuola, tuttavia, dovrebbe fornire agli alunni gli strumenti per analizzare e mettere in discussione (se necessario) la rilevanza di queste tradizioni e valori, dovrebbe educarli a essere aperti al cambiamento e capaci di fornire l’impeto e gli stimoli per conseguire innovazioni e cambiamenti all’interno della società. Questo tipo di educazione scolastica comporta che vengano offerte agli alunni esperienze che dischiudano loro nuove possibilità, che rompano con le ‘routines’ esistenti e che forniscano loro possibilità di crescita. Qualsiasi sistema o istituzione che non si trovi in una situazione di cambiamento o che non riesca a convivere con il cambiamento è destinata a non sopravvivere in un sistema che cambia.
Il mutamento, quasi per definizione, porta con sé il rischio e il rischio può essere associato al pericolo. Questo ci porta a chiederci se nell’utilizzo della fantasia in classe siano presenti dei pericoli per gli alunni. Secondo noi, l’introduzione in classe di queste tecniche non presenta alcun rischio di danno psicologico per gli alunni. Nella peggiore delle ipotesi si possono verificare, all’inizio, proteste da parte degli alunni che vedono questa attività come una perdita di tempo; questo atteggiamento tende tuttavia a modificarsi non appena gli alunni giungono a capire da un punto di vista cognitivo e affettivo il valore di questa esperienza. (154) …
Le attività di fantasia possono essere di aiuto, permettendo agli alunni di esprimersi in un modo che supera eventuali blocchi psicologici nei confronti della comunicazione. Attraverso la fantasia, gli alunni vengono invitati a scoprire la metafora appropriata per mettersi in comunicazione con gli altri.
Vorremmo anzi spingerci oltre e affermare che è solo attraverso la metafora che certe esperienze umane possono essere rese comprensibili e comunicate ad altri. Lavorare con la fantasia permette agli alunni di scoprire e condividere metafore significative e importanti per la loro vita. …
Se gli insegnanti impongono agli alunni le proprie definizioni predeterminate di realtà, frustreranno e freneranno le loro potenzialità. Dando la possibilità agli alunni (nelle attività di fantasia) di determinare autonomamente il contenuto e il significato delle esperienze, gli insegnanti li incoraggiano in modo positivo a fidarsi dei propri giudizi, a confidare i propri sentimenti, a stimare e apprezzare gli altri, ad acquisire un proprio sistema di controllo, a vivere con maggiore responsabilità la propria vita e ad avere chiare le proprie esigenze e i propri valori. In breve, gli alunni possono iniziare il difficile processo di autorealizzazione.
Immagine di copertina tratta da MamaFuel.