Guardiamo in alto, in una notte buia e serena, provando a immaginarci quali realtà si potrebbero discoprire ai nostri occhi in mondi lontani e nei profondi silenzi di un cosmo del quale non conosciamo i confini. Qui di seguito una rapida carrellata su alcune caratteristiche fra le più sorprendenti di questo grande Universo che ci ospita, volgendo alternativamente l’attenzione agli estremi, il micro e il macro, entrambi incommensurabili e lontani dal rivelarsi alla nostra voglia di conoscere.
Il Microcosmo
Quale può essere la dimensione di un atomo? Usualmente si ricorre all’esempio della cattedrale: immaginiamo che il suo volume rappresenti la grandezza di un atomo, enormemente amplificata; su questa proporzione il nucleo, che è 20, 50 o 100 mila volte più piccolo del diametro atomico, dentro la cattedrale non sarebbe più grande di una nocciolina. Il nucleo ha carica positiva e gli elettroni, che gli ruotano attorno, carica negativa. Quanto può essere grande un atomo? Per coprire la lunghezza di 1 millimetro occorrerebbe mettere in fila, l’uno di fianco all’altro, da 1 a 10 milioni di atomi.
Fu Joseph John Thomson, nel 19° secolo, a scoprire che la massa degli elettroni è molto più piccola rispetto a quella dell’atomo (come la somma dei pianeti in confronto al Sistema Solare).
All’interno del nucleo atomico si trovano i protoni e i neutroni; quando si avvicinano abbastanza l’uno all’altro, si scambiano certe sub-particelle (mesoni o pioni) rilasciando una piccola dose di energia che viene impiegata per generare nuove configurazioni (si può formare una particella dotata di massa, quella che viene chiamata anche “la danza cosmica”).