17 marzo, i progenitori degli Alpini.

Il Corpo degli Alpini fu istituito nel 1872, ma sappiamo di un primo tentativo, attribuibile a Giuseppe Garibaldi, risoltosi nel 1859 con la formazione a Cuneo, precisamente presso il monastero di Santa Chiara, di un corpo di Cacciatori delle Alpi per contrastare l’ingerenza austriaca sulla linea di confine. Di quei tempi vigeva infatti la legge 29 maggio 1855 varata per sopprimere gli ordini religiosi e contemplativi. È in tale contesto che il comune di Cuneo, in seguito alla chiusura e allo sfollamento dell’antico monastero di Santa Chiara, eretto nel 1298 e ospitante le suore clarisse, acquistò lo stabile dallo Stato il 13 maggio 1857 e lo adibì a centro di convogliamento per i volontari, a partire dal 18 febbraio 1859. Volontari che costituirono, il 21 marzo 1859, un reggimento a cui in origine si sarebbe dato il nome di Cacciatori dello Stura, ma che fu tosto chiamato Cacciatori delle Alpi, con una forza di 1.103 uomini.

Garibaldi organizzò i Cacciatori delle Alpi a seguito del Decreto Reale 17 Marzo 1859 che recitava: “Art. 1 – I volontari facenti parte del deposito attualmente stabilito in Cuneo, saranno formati in compagnie e prenderanno il nome di Cacciatori delle Alpi. – (Da Achille Bizzoni, Garibaldi nella sua epopea, Sonzogno, Milano 1900). – Per quanto riguarda la denominazione Cacciatori dello Stura c’è da dire che Stura è il nome del fiume che, alimentato a valle del Pizzo di Cuneo (la parte antica della città, che termina a forma di cuspide in direzione nord, da cui il nome Cuneo) dalle acque del proprio affluente Gesso, contrapposto a questo scorre sui fianchi della città di Cuneo.

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